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SINISTRA ITALIANA: LA REGIONE RIPROPONE LA PRIVATIZZAZIONE DEL GOLFO DI OGNINA
Pubblicato il 09 Novembre 2024
comunicato stampa
Due anni addietro la Regione Sicilia, attraverso l’assessorato territorio ed ambiente accolse la richiesta della società La Tortuga di ampliare l’area di pertinenza del porticciolo turistico, estendendolo a buona parte del golfo di Ognina.
Una delle parti più struggenti della nostra città, borgo di pescatori e storico “Portus Ulissis” a partire dall’epoca romana e fino all’eruzione del 1381, rischiava di scomparire per fare spazio ad attività commerciali, per soddisfare interessi privati e generare profitto per pochi. Decine e decine di associazioni, partiti politici, sindacati, associazioni di categoria si mobilitarono per scongiurare la scomparsa del golfo di Ognina, chiedendo alla Regione di cambiare questa infausta decisione.
Oltretutto la Regione concedeva l’ampliamento di un porto di cui la Cassazione prima e successivamente il TAR, aveva riconosciuto l’illegittimità della concessione edificatoria rilasciata dal Comune di Catania, trattandosi di area vincolata, disponendo “l’immediata demolizione delle opere abusivamente realizzate” e la “rimessione in pristino dello stato originale dei luoghi”.
Gli abitanti di Ognina lanciarono anche una partecipata petizione popolare, che chiedeva di lasciare intatto uno dei litorali più belli della città.
Adesso, a distanza di due anni, la Regione Sicilia ci ritenta: l’assessore regionale al territorio ed ambiente ha concesso con atto del 17 ottobre 2024 a La Tortuga srl, alcune migliaia di metri di costa per ampliare l’attuale porticciolo turistico.
La Regione sottoscrive così una vera e propria svendita di territorio, regalando 2.187 mq del nostro litorale, rendendo inaccessibile il molo e lo specchio acqueo da esso racchiuso e dando il colpo di grazia al porticciolo: “uno spazio pubblico che, oltre ad accogliere le attività nautiche, permette di passeggiare lungo il mare per l’estensione dei suoi moli”, è stato sottoposto, per le sue bellezze naturali e panoramiche e per il particolare ambiente caratteristico e tradizionale, a due vincoli di tutela paesaggistica, in forza dell’adozione del Piano paesaggistico provinciale dalla Commissione Provinciale per le bellezze naturali e panoramiche di Catania con verbale n. 34 del 31.1.1964, convalidato dal D.P.R.S. n. 4183 del 26.7.66.
La Sovrintendenza BB. CC. AA di Catania, che avrebbe la funzione di difendere il patrimonio culturale ed ambientale della nostra isola, ha dato parere favorevole alla concessione dell’ampliamento.
Il comune di Catania, che in un primo momento aveva chiesto chiarimenti, ha espresso anch’esso parere favorevole.
Il borgo di Ognina, oggetto di un intervento di riqualificazione urbana tanto decantato dal comune di Catania, dovrebbe così fare a meno della vista del mare e del suo storico golfo.
In tal modo ogni intervento di risanamento si ridurrà ad un maquillage senza senso e valore, in un’area del tutto privatizzata e negata ai cittadini catanesi.
Sinistra Italiana si impegnerà per dare voce ai catanesi, agli abitanti del borgo ognina, alle tante associazioni che da anni portano avanti una battaglia per preservare le aree di particolare interesse storico- ambientale, affinché il litorale del golfo di Ognina non sia negato alla città. Sinistra Italiana chiede la revoca dell’ampliamento del porto La Tortuga concesso dall’assessorato regionale al territorio ed ambiente e dal governo regionale, chiede inoltre che l’amministrazione comunale muti il suo parere favorevole ed intervenga per bloccare l’ennesima speculazione ai danni della città e chiede infine che la Sovrintendenza
BB. CC. AA. revochi il parere favorevole e preservi una della aree più importanti della nostra città, già inserita nel Piano paesaggistico provinciale.
Il segretario provinciale Giolì Vindigni il segretario cittadino Marcello Failla.
Catania 9 novembre 2024.
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