Il 19 gennaio u.s. è stato celebrato ad Hammamet Tunisia l’anniversario della scomparsa dell’esponente socialista, che ha visto la presenza del ministro degli esteri Tajani, nonchè del Presidente del Senato il Sen. La Russa, ma stranamente non era presente come di consueto, nessun rappresentante della sinistra italiana. Questo vulnus storico che da sempre ha diviso la sinistra […]
“Sistema Catania”: il ruolo degli “intellettuali”, ultimo atto l’ Università Cosa Loro
Pubblicato il 14 Luglio 2019
“C’è qualcosa di più pericoloso della sospensione dalla carica di tutti i vertici accademici, più insopportabile dei concorsi truccati, più intollerabile degli abusi di potere: è la reazione omertosa, autoassolutoria, conservativa e consociativa della comunità accademica alle indagini e a quelle verità che, indipendentemente dalla rilevanza penale, sono emerse dall’inchiesta della Procura di Catania”.
Matteo Iannitti su I Siciliani.
Uno spettacolo squallido, un silenzio sempre più cupo, omertoso, che va dai “rivoluzionari sessantottini” ai “liberali di destra”, in mezzo a qualche intervento dei presunti “professori alternativi”, sempre sullo stesso giornale, sempre con lo stesso linguaggio gesuitico. In una parola, Catania, la “città degli amici” che ogni tanto recitano la parte: tu fai il governante, io faccio l’oppositore, tu fai la “destra”, tu fai “la sinistra”. Ma è tutta una recita.
Il Presidente del Tribunale dei Minorenni Giambattista Scidà li aveva smascherati tanti anni fa: loro e i tenutari della “giustizia catanese”. Che lo hanno “ringraziato”, con una sorta di “damnatio memoriae”: di Scidà non si deve parlare, nè lo si deve ovviamente ricordare. Le targhe in quel Palazzo di cosiddetta “giustizia” le meritano altri. Giustamente, aggiungiamo noi (ienesicule).
Buona Domenica.
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