Solidarietà per i migranti, parole e azioni: vuoi dare una mano senza chiedere nulla? Nulla risposta avrai

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La vicenda dell’avv. Sandro Attanasio (nella foto). Che dovrebbe fare riflettere. In altro paese, ovviamentedi iena antiparolai

Di solidiarietà, in particolare per i migranti, in tanti si riempiono la bocca, i politici in primo luogo, per non parlare della cosiddetta “società civile”, molto brava nei suo convegni. Nelle sue esibizioni parolaie. Tutti, naturalmente, pronti magari ad “incassare” qualche vantaggio qua e là.Poi, c’è qualcuno che offre la propria opera per affrontare meglio il dramma degli sbarchi, insomma la propria collaborazione per emergenze umanitarie. Senza chiedere alcunchè! Con quale risposta? Nessuna.

E’ accaduto all’avv. Alessandro Attanasio del foro di Catania? Chi è l’avv. Attanasio? E’ un avvocato “senior” (ma ancora lucido) -così si definisce lui; parla e scrive correttamente l’inglese tecnico-giuridico, non fosse altro perché per anni è stato il “legal adviser” della base americana di Sigonella. Non solo: ha dimestichezza con la specifica normativa, sia nazionale che europea, che contempla il diritto di asilo.E cosa gli era “passato per la testa” all’avv. Attanasio? Di offrire la propria collaborazione per accellerare le audizioni dei richiedenti asilo in occasione degli ultimi sbarchi dello scorso autunno.

Per questo, mesi fa, aveva scritto, offrendo i propri servigi, al sindaco di Lampedusa signora Nicolini e al Prefetto di Catania Maria Guia Federico: risposta? Nessuna.Ha scritto, allora, al Ministro della Giustizia Angelino Alfano, denunciando quella che ha definito “atarassia della P.A.” . Risultato? Nessuno.Allora ha scritto anche al sottosegretario di Stato, già Presidente della Provincia Regionale di Catania, Giuseppe Castiglione, raccontando quanto accaduto. Risultato? Silenzio. Insomma, uno spettacolo del fulgido squallore italiano.Ha scritto a Castiglione parole dal tono amaro l’avv. Attanasio: “…non lamentiamoci quindi della scarsa affluenza alle urne. La verità si è che siamo ormai tutti “desenchantèe” (e l’espressione lessicale francese è di gran lunga più forte e definitiva del nostro “disincantato” ) : il desenchantèe manifesta e suona quale assoluta mancanza di speranza alcuna.”Ma forse -ci chiediamo noi- se avesse chiesto un compenso le istanze avrebbero avuto esito diverso? Chissà…E c’è stato tempo anche per raccontare la storia al direttore di “Famiglia Cristiana” Don Antonio Sciortino, con tanta amarezza.A proposito: Attanasio è anche consigliere giuridico per il Puntland, uno degli stati della Federazione Somala e su mandato del Presidente del Puntland Muhamad Abdiram Farole, si è recato lo scorso anno, insieme al figlio del Presidente, il dr. Kadir Farole , in visita di conoscenza e possibile assistenza presso il Cara di Mineo.Evidentemente, bisogna spostarsi verso la Federazione Somala per avere una qualche forma di udienza.

  

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Redazione Iene Siciliane

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