Avevamo scritto a Babbo Natale chiedendo a lui di portarsi via -simbolicamente- situazioni, personaggi e altro. Altro che regali! E invece che succede? A poche ore dal Santo Natale, Santo Schilirò Rubino, direttore generale dell’Iacp di Catania, ha rassegnato le dimissioni dall’incarico.
Incredibile: anche a Catania, dove “s’ingoia” di tutto dalla mattina alla sera, può capitare che un alto dirigente, imputato, in un processo che comincerà il primo marzo prossimo, di reati gravi -abuso, truffa e falso- contro l’ente che dirige, passi la mano. Davvero “fantascienza”!
Invece, il 23 pomeriggio Schilirò s’è dimesso da direttore dell’Iacp. Avrebbe potuto e dovuto farlo prima, ma, insomma, siamo sempre a Catania, provincia di un paese che è una commedia vivente: insomma, non esageriamo.
Ma ora arriva la domanda delle cento pistole: chi prenderà il suo posto? Ci sarà qualcuno all’Altezza?
Di certo, fondamentale è stata la “mossa” dell’assessore regionale alle infrastrutture Pier Camillo Russo che ha scritto alla Procura di Catania, denunciando violazioni di legge per la condizione di un ente alla cui guida è stato fino a pochi giorni fa un rinviato a giudizio per reati contro il suo stesso ente! Secondo Russo, Schilirò sarebbe dovuto essere trasferito ad altro incarico. Insomma, Russo ha davvero “mosso le acque” più della stampa.
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