Spettacoli e Cultura, Catania: Andrea Chénier di Illica e Giordano torna al “Bellini” in un nuovo allestimento efficace e convincente

Leggi l'articolo completo

Carlo Majorana Gravina – foto Giacomo Orlando

 

Andrea Chénier”, dramma storico in quattro quadri di Umberto Giordano, su libretto di Luigi Illica. Fastoso affresco storico dedicato al poeta e giornalista francese, capolavoro di Umberto Giordano ritorna con un nuovo allestimento al Teatro Massimo “Bellini” di Catania, undici anni dopo la ripresa del 2007. 

I momenti finali della vita di André Chénier, un’intensa vita che ricorda quella di Ugo Foscolo, sintetizzati da Luigi Illica e musica di Umberto Giordano, hanno dato al teatro lirico italiano uno dei maggiori capolavori veristi.

Romanze come Un dì all’azzurro spazio, Come un bel dì di maggio, e l’intenso finale con Maddalena e Chénier che dialogano e duettano, sono tra le più belle pagine della lirica tardo-romantica italiana.

L’Orchestra e il Coro del Teatro sono stati diretti sapientemente da Antonio Pirolli, regia di Giandomenico Vaccari; maestro del coro Luigi Petrozziello. Il cast: il tenore Hovhannes Ayvazyan nel ruolo eponimo, il soprano Amarilli Nizza (Maddalena di Coigny); Francesco Verna (Carlo Gérard); Sonia Fortunato (la mulatta Bersi), Lorena Scarlata (Contessa di Coigny e Madelon), Enrico Marchesini (Roucher), Carlo Checchi (il romanziero Pietro Fléville, pensionato del Re), Gianluca Failla (Fouquier Tinville, accusatore pubblico), Alessandro Busi (il sanculotto Mathieu, detto “Populus”), Saverio Pugliese (un “Incredibile”, l’Abate, poeta), Carlo Checchi (Schmidt, carceriere a San Lazzaro e Dumas, presidente del Tribunale di Salute Pubblica), Gianluca Failla (Maestro della Casa).

In quest’opera libretto, sceneggiatura e musica sono immaginati come un film – osserva il regista Giandomenico Vaccari -. Nel 1896 il cinema era appena nato, eppure “Chénier” è già un grande e straordinario film ante litteram: scene brevi, dialoghi sintetici, primi piani velocissimi, luci ed ombre. Costruendola per ‘sequenze’, pezzo a pezzo, inquadratura per inquadratura, è il modo per realizzare il grande sforzo drammaturgico profuso dagli autori”. La scena a piani sfalsati, con il ‘secondo piano’ incorniciato “a vassoio” lo dice con felice ironia.

Fuor di dubbio, tra i tanti elementi che hanno costruito questo magnifico allestimento, assistente alla regia Alessandro Idonea, sono stati la musica e la presenza scenica degli interpreti a farla da mattatori. I protagonisti: Ayvazyan, Nizza e Verna, il coro e l’orchestra hanno meritato a pieno i generosi applausi che il pubblico del teatro ha tributato sia in corso d’opera che al termine dello spettacolo.

 

Leggi l'articolo completo
Benanti

Recent Posts

ARCHI DELLA MARINA DI CATANIA, ORAZIO GRASSO: “INVECE DI ABBATTERLI, TRASFORMARLI IN PASSEGGIATA”

“Mi desta parecchia preoccupazione l'idea di un piano regolatore portuale che preveda l’abbattimento degli storici…

21 ore ago

Cenere vulcanica polverizzata e danni alla salute

Problemi respiratori, congiuntiviti e dermatiti La pulizia di strade e piazze nei comuni interessati dalla…

1 giorno ago

Lo scrittore palermitano Giankarim De Caro presenta “Romanzo tascio-erotico siciliano” a Caltanissetta. Appuntamento alla Pro Loco giovedì 19 settembre alle 18:00

Prosegue in Sicilia il tour letterario di Giankarim De Caro. Dopo Palermo, Cefalù, Bagheria, Marsala, Gratteri…

1 giorno ago

Ugl su centro direzionale regionale a Nesima: Non abbandonare il progetto già costato 266 mila euro

«Sul Centro Direzionale della Regione Siciliana a Catania è opportuno non abbandonare progetto e investimento.…

1 giorno ago

CANOA, ALL’IDROSCALO DI MILANO DOMINA IL ROSSAZZURRO

Il Circolo Canoa Catania tocca quota 219 titoli italiani nella sua storia All’Idroscalo di Milano si…

1 giorno ago

Giarre, l’ombra di un nuovo default per il Comune. Barbagallo: “Preoccupati per i pignoramenti subìti e per altri debiti in vista”

comunicato stampa La spada di Damocle di un secondo dissesto penderebbe sulla testa dei cittadini…

1 giorno ago