Spettacoli e cultura, Catania: tutto esaurito per il concerto swing dell’Hjo Jazz Orchestra per i giovani allievi della Falcone e Borsellino

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Pubblico in attesa dal pomeriggio per ritirare il proprio biglietto, prenotato già da tempo, e sala gremita con gente seduta anche nei gradini della spaziosa sala del Centro Zo di Catania per assistere al concerto swing dell’HJO Jazz Orchestra diretta dal M° Sebastiano Benvenuto Ramaci con la direzione artistica di Liliana Nigro.

Un evento unico nel suo genere per Catania, che ha saputo unire musica di qualità, interpretando i brani di Glenn Miller, Duke Ellington, Louis Prima e dei più grandi artisti degli anni trenta e quaranta, facendo riassaporare quella magica atmosfera diventata patrimonio culturale del Jazz, con un concreto impegno sociale. Scopo della manifestazione, a cui seguiranno a grande richiesta altre due serate evento il 26 febbraio con un omaggio a Frank Sinatra e un’altra a marzo, donare ai piccoli e talentuosi musicisti dell’Orchestra Falcone e Borsellino del disagiato quartiere S. Cristoforo di Catania uno strumento a simbolo e sostegno della lotta a favore della legalità intrapresa da “La Fondazione Città Invisibile” presieduta da Alfia Milazzo.

“Dare la possibilità di poter imparare a suonare uno strumento – spiega la presidente de “La Fondazione Città Invisibile al microfono di Liliana Nigro, conduttrice della serata, subito dopo l’esibizione di quattro giovani musicisti della Falcone e Borsellino– a ragazzini con una situazione familiare più che complicata significa toglierli dalla strada e dare loro la possibilità di scegliere una via diversa per il proprio futuro”. Ed ancora aggiunge: “Ringrazio tutta l’organizzazione per quest’attenzione nei nostri confronti non solo per sostenere la nostra causa, ma per aver contribuito a realizzare un piccolo miracolo. Prima di entrare in teatro “ho ritrovato” una bimba nostra allieva di cui avevamo perso le tracce, a causa del trasloco della sede, che aiutava il papà parcheggiatore abusivo. Grazie alla musica potremo riavere questa bambina con noi”.

Un superbo dialogo musicale quello realizzato dall’HJO Jazz Orchestra, una big band tutta siciliana, composta da ben diciotto elementi tra fiati e ritmica, che è riuscita ad infiammare gli oltre quattrocento presenti che non riuscivano a trattenersi dall’accennare dei passi di danza al suono di “Chattanooga Choo Choo” o “Sing Sing Sing” dal proprio posto. Uno spettacolo per la mente e per il cuore che, con il sostegno dei partner Radio Universal di Isidoro ed Emilio Raciti, l’Accademia musicale Naima, il magazzino musicale Miceli, Officine Demetra Fotografie, l’Artigiano Album&centerFotoGrafika e Streetfood Live restaurant wine bar, è stato capace di creare un’ottima sinergia tra musica e solidarietà regalando un sorriso a chi è meno fortunato.

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Redazione Iene Siciliane

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