Catania, 26 novembre 2024 – A una settimana dall’annullamento del referendum sull’Accordo Integrativo Aziendale 2024-2026, il silenzio e la mancanza di chiarezza sulle ragioni di quanto accaduto continuano a pesare sui lavoratori di Amts Spa. L’annullamento, deciso dal Presidente di seggio per un difetto formale, ha interrotto un momento cruciale per i lavoratori, che avrebbero […]
Spettacoli e Cultura, Modica: tributo a Giorgio Gaber
Pubblicato il 17 Febbraio 2020
di Lella Battiato Majorana
Con “Tributo a Giorgio Gaber” è proseguita la stagione musicale del Teatro “Garibaldi” di Modica, Fondazione presieduta dal sindaco Ignazio Abbate, direttore artistico Giovanni Cultrera, sovrintendente Tonino Cannata: un concerto dedicato al poliedrico artista che con il suo teatro-canzone ha raccontato trent’anni del nostro Paese, dagli anni ‘70 fino alla morte avvenuta nel 2003. Prodotto dall’Associazione Culturale Art Evolution, lo spettacolo si è snodato con agilità accattivante, affidato alle raffinate professionalità di Michele Cicero (tastiere, fisarmonica e piano), Giuseppe Guarnieri (pianoforte e voce), Antonio Cavallo (chitarre e cori), Riccardo Tona voce narrante.
Il teatro modicano ha rivissuto le atmosfere e la temperie di un periodo fascinoso in cui l’Italia, dopo il boom economico del dopoguerra, cominciava a fare i conti con le superficialità e le contraddizioni di un periodo in cui tutto sembrava facile e a portata di mano.
Gaber, in quel periodo, si ritagliò il ruolo di censore del costume italico, sulla cifra del castigat ridendo mores, un revival della figura dei buffoni di quelle corti rinascimentali che, tra granducati e monarchie, hanno fatto dell’Italia ammirevole modello di vita e, al tempo stesso, ne hanno impedito per secoli l’unificazione; unici personaggi che potevano criticare e mettere in ridicolo la signoria, con bonarie scanzonate pillole di saggezza.
Come da tradizione del teatro-canzone, la musica, intrecciata con monologhi, il gioco di luci hanno ricreato quel ritmico alternarsi di canzoni e dialoghi con cui il grande Gaber riuscì ad affrontare importanti tematiche sociali e culturali dell’epoca.
Un omaggio che ha passato in rassegna le più note canzoni del cantautore, da “Destra–Sinistra” a “La libertà”, a “La nave” e tanti altri successi, per ricordare con passione e nostalgia il grande genio e soprattutto la sua straordinaria opera.
Il pubblico, come sempre accorso numeroso, ha applaudito generosamente la bella invenzione scenica che ha fatto rivivere i momenti di piacevole intelligenza che il grande cantautore ha regalato per tutta la sua parabola artistica.
Lascia un commento