Cresce l’attesa a Noto per il primo grande appuntamento operistico della nuova stagione lirico-sinfonica del Teatro comunale Tina Di Lorenzo, promossa dal Comune di Noto in sinergia con il Mythos Opera Festival.
Il 16 febbraio alle ore 18 andrà in scena Vi racconto La Traviata, con le più importanti e celebri arie dell’opera di Giuseppe Verdi, intervallate da racconti ed aneddoti. In scena un cast internazionale di grande livello. Protagonisti saranno Maria Sbogova Kamarova nei panni di Violetta; Oswaldo Iraheta in quelli di Alfredo Germont e Zhuo You Guo nel ruolo di Giorgio Germont. Tutti artisti internazionali, selezionati nel corso delle audizioni organizzate dal Mythos Opera Festival a Napoli, Roma, Milano e Berlino.
Ad accompagnare gli artisti al pianoforte sarà il maestro Gianfranco Pappalardo Fiumara, eccezionale interprete bachiano e vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali. La voce narrante, invece, sarà quella del tenore Roberto Cresca, direttore artistico della rassegna musicale. “Il 16 febbraio riporteremo la grande lirica nel gioiello cittadino di Noto in una formula tutta nuova che abbiamo chiamato ‘Vi racconto La Traviata’ – spiega Roberto Cresca – Sarà una sorta di spettacolo guidato, con un narratore che racconterà man mano la vicenda e con i solisti che canteranno le parti principali dell’opera, arie, duetti e terzetti, in modo da rendere il melodramma più fruibile anche a coloro che non sono avvezzi all’opera lirica o che non sono mai stati all’opera. Un modo per avvicinare più persone possibili a questa forma di spettacolo, inventata in Italia nel 1599 dalla Camerata de Bardi, che rappresenta il made in Italy per eccellenza.
Un prodotto di cui noi italiani dobbiamo andare fieri e che tutto il mondo ci invidia. Iniziamo con La Traviata – prosegue il direttore artistico – che è l’opera lirica più rappresentata al mondo, la più famosa, capolavoro di Giuseppe Verdi, parte della trilogia popolare insieme a Rigoletto e a Il Trovatore. In scena ci saranno voci di grandissimo livello, cantanti internazionali. Infatti avremo non solo voci italiane ma, tra gli altri, anche artisti russi, statunitensi, giapponesi. Voci internazionali per un prodotto internazionale. Questa stagione operistica – conclude Cresca – rappresenta anche una sorta di sfida e di esperimento per il teatro di Noto, che merita spettacoli di grandissimo livello”.
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