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Spettacoli e Cultura, Taormina: il Balletto di Milano, ambasciatore della danza italiana, affascina il pubblico del Teatro Antico
Pubblicato il 03 Settembre 2019
Applaudite coreografie di Agnese Omodei Salè e Federico Veratti
Balletto di Milano affascina il pubblico del Teatro Antico di Taormina, compagnia italiana di fama internazionale ambasciatore della danza italiana nel mondo, diretto dal 1998 da Carlo Pesta, è una delle compagnie di danza di maggior prestigio in Italia, riconosciuta e sostenuta da MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo).
A Taormina hanno messo in scena un’interessante produzione: “Verdi in danza” e “I Vespri siciliani”, balletto in due atti su musiche di Giuseppe Verdi – coreografie di autori vari, viaggio tra alcune delle opere di Giuseppe Verdi, un collage coreografico per rendere omaggio alla perfezione musicale del Maestro e alla sua capacità di scavare nel profondo dell’animo umano.
Una serata di danza in cui, in un incalzante susseguirsi di emozioni, grande tecnica e virtuosismi classici si sono alternati a letture più contemporanee, anche alcuni pezzi classici. Considerato un “balletto simbolo” e già accolto su scene internazionali in rappresentanza dell’Italia; la “passione” di Verdi per il balletto si può far risalire alla sua prima esperienza con l’Opéra di Parigi e, anche se non se ne parla come si dovrebbe, il contributo del “Cigno di Busseto” al balletto è notevole, con pagine di pregevole fattura e sublimi dedicate ai ballabili all’interno della maggior parte delle sue opere, in cui la fantasia del Maestro è particolarmente messa in luce dalla danza.
Queste pagine sono diventate un balletto per celebrare il grande compositore e la sua musica. La prima parte è dedicata ai celeberrimi ballabili di Aida, Macbeth, Otello, all’intenso preludio da Attila, a Traviata che, pur non contenendo pagine espressamente dedicate al balletto, ben si presta alla danza con il suo celebre “Libiamo” e i cori di Zingarelle e Toreri.
Si sono alternati in scena, creando prospettive in danza attraverso la metafora dell’unisono, del simultaneo, del sincronico: per Aida – Mirko Casilli e la Compagnia; Attila – Giordana Roberto e Germano Trovato; Macbeth – Arianna Capodicasa, Giulia Cella, Giulia Simontacchi, Federico Mella, Federico Micello, Alessandro Torrielli; I Masnadieri – Angelica Gismondo e Alessandro Orlando; Otello – Giulia Cella, Irene Criscino, Marta Orsi, Giordana Roberto, Mirko Casilli, Federico Mella, Alessandro Torrielli, Germano Trovato; La Traviata – Giulia Simontacchi, Alessandro Orlando e la Compagnia.
La seconda parte indaga una possibile rappresentazione di lealtà e realtà, espressione morale dei rapporti umani, vero tripudio di colori e bellezza con le “Quattro stagioni”, simbolo analogico delle coloriture dell’animo umano, splendido ballabile da “I Vespri Siciliani”, in scena: Giano – Federico Micello; Inverno – Marta Orsi e Federico Mella; Primavera – Giordana Roberto, Mirko Casilli, Germano Trovato; Estate – Giulia Cella, Alessandro Torrielli, Arianna Capodicasa e Irene Criscino; Autunno – Angelica Gismondo e Alessandro Orlando; Finale – la Compagnia.
Il Balletto di Milano è formato da danzatori provenienti dalle più importanti accademie nazionali. Presente sui maggiori palcoscenici italiani è tra le compagnie più attive anche all’estero dove collabora stabilmente con teatri ed istituzioni di primo piano in Francia, Svizzera, Russia, Estonia, Finlandia e numerosi altri Paesi.
“Verdi in danza” e “I Vespri siciliani” rendono omaggio alla perfezione musicale del compositore italiano per eccellenza: Giuseppe Verdi. Pagine sublimi, il cui ascolto è già fonte di piacere per l’anima, unite alla bellezza della danza diventano un emozionante balletto:
Ben articolate e sinergiche coreografie in un’armoniosa mescolanza di stili a produzioni contemporanee che sottolineano l’alto livello che la contraddistingue di Agnese Amodeo Salè e Federico Veratti.
Compagnia versatile, il cui stile è stato apprezzato da un pubblico eterogeneo, vanta un ampio repertorio che spazia dai grandi classici e celebri titoli della letteratura coreutica rivisitati. Le performance artistiche si sono sposate magnificamente con lo scenario suggestivo del Teatro Antico di Taormina, scegliendo con creatività di far vedere al pubblico ciò che solitamente non si mostra o che non traspare, dove le stagioni trascorrono lievi tra confidenze e danze che si intrecciano.
La danza e il movimento spaziale si fanno portavoce di femminilità, bellezza e gratitudine ritrovata nell’umanità, in comunione con il passare delle stagioni.
Lella Battiato Majorana.
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