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Spettacoli e cultura, Taormina: Tao Moda, una serata, un disastro
Pubblicato il 19 Luglio 2015
Iena delusa
Chiacchiere inutili, premi a raffica, ritardo imbarazzante, attesa snervante. Ospite “illustre” deludente. E’ la sintesi di una serata “improbabile”, Tao moda, che si è svolta al teatro greco di Taormina. L’appuntamento, da invito, era previsto per le ore 21. Ma sono dovuti trascorrere oltre 60 minuti prima dell’inizio. Un’attesa snervante per alcune migliaia di persone.
L’inizio dell’evento, a parte il ritardo, è stato ottimo: sul palco il chitarrista e cantante Marco Massa con un tributo a Pino Daniele. Bravo davvero. Da lì in poi una noia mortale, ritmi lenti, musica ad un volume spesso insopportabile, chiacchiere e interviste inutili, una sfilza di premi da consegnare con una passerella di uomini e donne, in rappresentanza delle decine di sponsor, che hanno riversato fiumi di parole superflue. Presentatori, erano in due, spesso zittiti dalla patron della manifestazione, Agata Patrizia Saccone, che doveva dire la sua su ogni cosa.
Dopo un po’ il teatro ha cominciato a svuotarsi, molti hanno resistito per ascoltare quanto meno Lorenzo Fragola: era lui l’ospite “illustre”. Peccato che quando è salito sul palco, poco prima di mezzanotte, si è capito subito che avrebbe “arraffatto” il premio e se ne sarebbe andato senza nemmeno una esibizione in playback o quanto meno un accenno a cappella di una sua canzone: era il minimo che avrebbe dovuto fare. Non hanno previsto nemmeno la diffusione anche in sottofondo di un suo brano: niente di niente. La serata, a detta di tanti che sono andati via in anticipo, è stata un disastro: impossibile apprezzare gli abiti: mancava un maxi schermo. Per non parlare della sfilata di gioielli che hanno visto bene solo le modelle.”E’ stata peggio dello scorso anno”, commentava qualcuno.
Non oso immaginare cosa sia successo lo scorso anno! Dopo mezzanotte, io e un gruppo di amici abbandoniamo il teatro, ma non siamo i soli. In teatro presumo siano rimasti solo i diretti interessati. Più che un evento dedicato alla moda è stata una sorta di autocelebrazione nei confronti di sponsor e organizzatori. Esperienza da non ripetere mai più!
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