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Spettacoli, Taormina: Toquinho in concerto con l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo
Pubblicato il 17 Luglio 2016
Il grande Toquinho insieme con l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo diretti da Aldo Brizzi in una carrellata di pezzi che hanno fatto la storia della musica brasiliana nel mondo: pezzi dello stesso Toquinho, di Gilberto Gil, Jobin, Vinicius de Moraes. Sarà un evento il concerto in programma oggi, domenica 17 luglio alle 21.30 al Teatro Antico di Taormina per “Anfiteatro Sicilia”, la stagione estiva voluta dall’assessore regionale al Turismo in sinergia tra le principali istituzioni culturali della Sicilia. Con Toquinho, il filocornista palermitano Vito Giordano, solista tra i più apprezzati in ambito europeo.
“Suonare con l’Orchestra del Teatro Antico di Taormina dopo l’esibizione al Massimo di Palermo – spiega l’artista – è un’emozione incredibile. Ogni accordo che suoni con la tua chitarra diventa una cosa più grande. Un’enorme responsabilità, non puoi sbagliare nulla”.
Quello di Toquinho non è solo un concerto di un grande artista internazionale chiamato a suonare qui ma un progetto musicale complesso che vede coinvolti l’ Orchestra e il Coro del Massimo di Palermo che sono tra le eccellenze siciliane della musica. Il sovrintendente Francesco Giambrone ha sottolineato l’importanza della trasferta a Taormina, “che può rappresentare un’importante sede per attività estive della Fondazione anche in futuro grazie alla sinergia voluta dall’assessore Barbagallo e alla indispensabile e preziosa collaborazione con Taormina Arte”.
Difficile riassumere la carriera straordinaria di Toquinho, ormai cinquantennale.L’artista ha portatonel mondo la grande musica popolare brasiliana dopo essere cresciuto nelclima musicale degli anni Cinquanta in cui fiorivano le sperimentazioni del pianista Johnny Alf e dei cantanti Dick Farney e Lúcio Alves. Al loro fianco si sviluppavano i germi della Bossa Nova, grazie ai contributi, fra gli altri, di João Gilberto, Tom Jobim, Vinicius de Moraes, Ronaldo Bôscoli, Roberto Menescal, Carlos Lyra, Baden Powell.
Dopo avere imparato a suonare la chitarra sotto la guida del virtuoso strumentista e compositore Paulinho Nogueira, non ancora ventenne decise di intraprendere la carriera musicale. A metà degli anni Sessanta, Toquinho esordì come compositore scrivendo Lua Cheia e venne a contatto con l’ambiente artistico e intellettuale che si era radunato a Rio de Janeiro, e lì ebbe occasione di crescere culturalmente e musicalmente. L’incontro che segnò la sua carriera avvenne nel 1969; Toquinho strinse amicizia con il poeta Vinicius de Moraes e si legò a lui in un sodalizio artistico di lunga durata che li portò a incidere insieme sedici dischi.
Negli anni Settanta approdò in Italia che divenne la sua seconda patria. Dopo un breve rientro nel paese natale, ritornò in Italia dove fu raggiunto da Vinicius e dove lavorò anche con Sergio Endrigo e Sergio Bardotti, oltre a registrare le popolari incisioni con il poeta brasiliano e Ornella Vanoni.
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