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Spettacoli, Zafferana (Ct): “non ci rimane che…ridere” il varietà che piace
Pubblicato il 02 Settembre 2016
di Luigi Provini
Gli applausi scroscianti, degli oltre quattrocento spettatori presenti, che hanno chiuso lo spettacolo hanno rappresentato, probabilmente, il sipario migliore per “Non ci rimane che … ridere” andato in scena Domenica 28 sera nell’anfiteatro di Zafferena Etnea. Due ore e mezza di varietà, di assoluta qualità, dal ritmo incalzante che hanno conquistato e trasportato indietro nel tempo, più precisamente nell’Italia a cavallo tra gli anni trenta e i cinquanta, quanti hanno assistito.
Bella l’idea di Giacomo Famoso, per l’occasione regista, attore e presentatore, bravo nel riuscire a gestire con estrema competenza l’eclettismo richiestogli. E così, come accadeva nel varietà di una volta, palcoscenico affollato, alternatamente e non, da cantanti, ballerini, comici e musicisti. Tutti abili nel riuscire a catturare gli spettatori rendendoli partecipi delle loro esibizioni.
Groove trascinante quello dello “Swing Trio”, con Salvatore Adorno (che ha anche curato tutti gli arrangiamenti nda), alle tastiere, Cristiano Nuovo al contrabbasso e Manuel Salonia alla batteria, che ha accompagnato con la sua musica la maggior parte dello show. Gradevoli e affascinanti le voci delle “Baby Dolls”. Altro trio, stavolta di cantanti, composto da Lucrezia Belfiore, Giada Carcione e Benedicta Nicotra, che ha interpretato celebri brani della musica italiana dell’epoca. Poi il maestro Gill Negretti insieme al suo inseparabile, e altrettanto garbato, sax. Esilaranti i momenti di comicità. Mai volgare, com’era nello stile di una volta. Giovanni Puglisi, Alba La Rosa, Nuccia Pulvirenti e il camaleontico Giacomo Famoso, hanno assolto in pieno al loro compito, non sempre semplice, di far divertire. E lo hanno fatto con gusto, attraverso sketch e siparietti spassosi. Come in ogni varietà che si rispetti immancabile la figura della soubrette espressa, con autorità, da Rossella Strano. Piacevoli e intriganti le coreografie eseguite da Sebiano Sicilia, Ester Condorelli, Laura Tringale e Monica Pandolfo che, con i loro balletti, hanno dato ulteriore dinamicità alla rappresentazione.
<<E’ sempre gratificante – ci dice Giacomo Famoso – percepire che ciò a cui hai lavorato piace alla gente. Riuscire a dare emozioni a chi ti guarda è fondamentale per un attore. Sono entusiasta della crescita del nostro gruppo. Migliorare insieme è appagante e stimolante. Occorre andare avanti e lavorare sempre sodo. Abbiamo la fortuna di poter contare su un’unione di bravi professionisti grazie ai quali è più facile lavorare. Se è vero che chi semina raccoglierà i frutti, possiamo dire che stiamo cominciando a intravedere i primi risultati. Adesso bisogna pensare a perfezionare la nostra macchina, che è fortunatamente già ben avviata. Dobbiamo guardare al futuro, sempre con la consapevolezza di dover far bene attraverso l’ umiltà e il sacrificio>>.
In “Non ci rimane che … ridere”, tra i tanti momenti di leggerezza e spensieratezza, non sono mancati quelli di riflessione. Come quello,tanto significativo quanto toccante, che ha visto Giacomo Famoso omaggiare le donne recitando, sulle note di un estratto di un celeberrimo brano composto da Ennio Morricone eseguito dal maestro Adorno e accompagnato egregiamente dalla corista Carcione, la poesia “Tienimi per mano” di Herman Hesse.
Soddisfazione anche per Salvo Fazio, presidente dell’associazione “Luci della Ribalta”, che con passione e partecipazione ha curato la realizzazione dell’evento: << Faccio fatica a descrivere la mia felicità – dichiara – Quella di oggi è la dimostrazione che con serietà e applicazione si possono ottenere bei successi. Ovviamente, questo, deve essere un nuovo punto di partenza. Siamo una grande famiglia e ci spendiamo sempre con la massima responsabilità per far si che il pubblico apprezzi i nostri lavori. Ringrazio di cuore quanti ci hanno aiutato nella concretizzazione della messa in scena. Grazie all’amico Giacomo, agli attori, ai ballerini, alle cantanti, ai musicisti. Un plauso, doveroso, va ai coreografi Alessia Bella e Mario Mannino, alla Sartoria Marini, a “Stili e Dintorni” che ha seguito il trucco e le acconciature dei professionisti. L’auspicio, per tutti, è di continuare sulla strada tracciata. L’invito, che mi sento di fare agli appassionati, è per la prossima nostra stagione teatrale. Abbiamo il cartellone pronto. Il teatro “Erwin Piscator” di Catania ospiterà i nostri cinque spettacoli in programma che si protrarranno da Ottobre fino a Maggio. Appuntamento, quindi, a tra un mese>>.
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