Un viaggio straordinario nel panorama artistico del Novecento, secolo in cui sono emersi movimenti, linguaggi e visioni rivoluzionari, capaci di definire il patrimonio culturale che oggi appartiene all’umanità. “Di genio in genio” è la prima collettiva del 2025 a cura del “Centro d’arte Raffaello”: protagonisti, Pietro Annigoni, Fernando Botero, Antonio Bueno, Domenico Cantatore, Bruno Caruso, Michele Cascella, Salvador Dalì, Piero Dorazio, Gianni Dova, Salvatore Fiume, Emilio […]
Sport: a Ragalna l’arrampicata del più giovane non vedente d’Italia
Pubblicato il 06 Marzo 2023
Catania, 6 marzo – Matteo, 11 anni, non vedente dalla nascita ha un sogno: gareggiare alla pari in una arrampicata sportiva con i suoi coetanei ma è il solo della sua età sul territorio nazionale a cimentarsi in questa disciplina. Sabato 4 marzo, a Ragalna (Paternò), si è disputata la competizione di Lead e Speed organizzata da “Etna Climbing Ragalna” rivolta agli under 14 su parete di 8,50 metri e l’occasione ha permesso a Matteo di dimostrare come la forza di volontà prevalga sulla disabilità. “È stato difficile trovare un istruttore che potesse guidarmi in questa impresa”, ha dichiarato Matteo prima della sua esibizione ad Andrea Bruno, portavoce di lungo corso dei diritti delle persone diversamente abili presente all’evento sportivo. “Ringrazio il CUS che mi ha permesso di potermi allenare, in particolare la responsabile, Clara Vinci e la mia istruttrice, Serena Acquaviva perché grazie a lei oggi sono qua. Tutti i giovani non vedenti ma anche i ragazzi con altre disabilità possono arrampicarsi. Trovo ingiusto che in Italia non ci siano non vedenti della mia stessa età a praticare questo sport perché non sono messi nelle condizioni di farlo: praticare sport è un diritto che deve essere garantito a tutti!”, conclude il giovane Matteo. “Occorre intercettare fondi da investire in queste strutture, formare gli istruttori e sensibilizzare le istituzioni e le persone diversamente abili alla possibilità di esercitare il paraclimbing”, aggiunge Andrea Bruno. “Non possiamo restare indietro rispetto al resto del mondo in una disciplina in forte espansione di cui Matteo, da non vedente e considerata la sua giovane età, è pioniere nel Mezzogiorno d’Italia e al Sud tra le persone diversamente abili”.
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