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SPORT, CALCIO, CATANIA: E CHI SONO IO, BABBO NATALE?
Pubblicato il 30 Novembre 2014
di Aristotèles
Ci voleva il mitico Catania, giunto ormai alla 6 (SESTA) sconfitta esterna, per far commuovere l’ex rossoazzurro Attilio Tesser, gli spettatori del Libero Liberati di Terni, e l’intero undici rossoverde in astinenza casalinga dall’inizio del campionato, e ormai sull’orlo di una vera e propria crisi di nervi.
Vedi il Catania e poi vinci, funziona grosso modo così quando incontri gli uomini di Sannino, all’ultimissimo posto nella speciale classifica dei punti racimolati in trasferta: solamente 2, sui 24 (VENTIQUATTRO) a disposizione lontano dalle mura amiche. La Ternana, prima di domenica, NON AVEVA MAI VINTO in casa. MAI. Quattro pareggi e tre sconfitte il magro bottino fin qui racimolato dagli umbri in casa, ma ecco che arrivano i nostri (LORO) eroi, e Avenatti corre felice, Tesser salva la panchina, e tutti vissero felici e contenti…continuando di questo passo, proprio tutti.
Preferiamo astenerci da qualunque commento di carattere tecnico sulla partita, rischieremmo di diventare noiosi. Preferiamo invece plaudire in piedi all’ennesimo colpo di genio di Sebastian Leto, che più che in tribuna, dovrebbe essere lasciato a piedi sulla Catania Salerno in una giornata di pioggia, a riflettere sulle proprie prestazioni e sui propri allucinanti atteggiamenti.
Quanto ai pieni di euforia, tipo quello post Latina – non post Milan, Juve o Real – sarebbe opportuno desistere, smetterla con queste montagne di panna e miele a tutti i costi, assai fuor di luogo in verità, e assumere invece atteggiamenti più consoni alla triste realtà, che purtroppo per noi tifosi rossoazzurri è quella di un campionato senza infamia (speriamo) e senza lode. Naturalmente, sempre felici di poter essere smentiti dai risultati, non dalla solita, presuntuosa, avventata solfa.
Da qui alla fine dell’anno, mentre le battistrada corrono, le outsider – vedi Perugia e Trapani – brillano, noi, la smetteremo di fare regali a destra e a manca? Non vorremmo si spargesse la voce che noi, siamo forse lontani parenti di Babbo Natale ( dall’inizio dell’anno purtoppo…)
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