“Luca, ma le sembra normale che un ex calciatore si sfili i calzoncini, indossi la cravatta e d’improvviso divenga un manager di calcio?Io ho studiato per occupare il ruolo che occupo. ” È stata questa la risposta datami da un importante e qualificato manager, che conosce Vincenzo Grella, dinanzi al mio quesito sull’operato del vicepresidente […]
Sport, calcio Catania: il dramma. Forza Ragazzi, siete a un passo…dalla storia
Pubblicato il 01 Maggio 2016
di iena rossoazzurra
Ancora una allucinante, orrenda prestazione ieri, in quel di Pagani, per un Catania tra i peggiori in assoluto degli ultimi 40 anni.
Squadra svogliata (una costante), lenta, priva di idee e mordente, incapace di una reazione sul piano nervoso, atletico, tattico. E sì, perché al di là del tasso tecnico più che mediocre di una squadra assemblata alla viva il parroco dalla dirigenza rossoazzurra, registriamo l’assoluto fallimento del cambio di testimone tra Pancaro e Moriero: disastro ieri, disastro oggi. Niente da fare, questi 11 ragazzotti girano confusi per il campo senza sapere a chi passare la palla, e aspettano che l’arbitro fischi la fine dell’incontro. Sembra quasi che una maledizione aleggi sullo spogliatoio, ormai a pezzi, di una squadra totalmente incapace di reagire e prendere uno straccio di iniziativa che sia una. L’ulteriore riprova, ieri, a Pagani, in un incontro da vincere a tutti i costi e invece, a stento, miracolosamente pareggiato.
Le dirette concorrenti, Monopoli e Catanzaro, invece, hanno vinto tranquillamente, ponendo una seria ipoteca sulla salvezza diretta.
Continuando così, questi calciatori (ehm…) questi allenatori, questa dirigenti, passeranno alla storia per avere distrutto in una stagione (in realtà la terza consecutiva ), una storia gloriosa, un simbolo, un sogno.
A questo punto, non ci resta altro che pregare e sperare di vincere i play out…
Riusciranno i nostri magnifici eroi a compiere l’epica impresa…?
Oppure, continueranno imperterriti nella serie inutile?
Noi, con l’intera città, continuiamo a tifare senza se e senza ma, e a credere nella salvezza. Illusi? Forse…speriamo proprio di no.
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