di Aristotèles
Finisce al Renato Curi, come già previsto, la corsa ad handicap di Maurizio Pellegrino.
Addio mister, il tuo volto mesto, il tuo sguardo smarrito, il tuo dignitoso silenzio di ieri sono assai eloquenti. Scendi al capolinea umbro dopo solo tre fermate, ma nonostante tutto, ci mancheranno l’aplomb angloaretuseo, l’umiltà e la genuina semplicità di questo apprezzato ex centrocampista rossoazzurro.
In fondo ci hai tentato, nonostante una campagna acquisti tirchia, inadeguata e assolutamente sbagliata, spacciata invece per roboante, spettacolare addirittura lungimirante – questi i giudizi, ricordiamolo, di certa stampa sportiva, ormai da anni non più padrona di se stessa -.
Se proprio dobbiamo farti in appunto, caro Maurizio, hai sbagliato a sottoscrivere con la tua faccia, i deliranti quanto improbabili proclami di vittoria strombazzati da una dirigenza che ormai da qualche tempo sembra proprio non capirci più niente. Ostinarsi a riproporre la difesa colabrodo dell’anno scorso ad esempio, spacciando modesti giocatori per assi della retroguardia è francamente incomprensibile oltre che irritante. Senza contare i pasticci per il guardiapali titolare, le evidenti lacune nella zona nevralgica del campo, un attacco contato (la seconda, terza e quarta punta?), una panchina corta e inadeguata per la categoria.
Avete puntato su Pellegrino e ora lo scaricate dopo solo tre giornate? Sapevate di non avere in casa Mourinho o Capello, ma allora perché provare questo esperimento per tornare subito e alla grande in serie A e, se si, perché farlo durare solo tre giornate, questo esperimento? Alla faccia della coerenza.
È arrivato Sannino? Benvenuto Sannino, W Sannino, ma non crediamo si tratti solo di una questione legata alla conduzione tecnica: al di là di alcune discutibili scelte operate da Pellegrino, “sospettiamo” il fallimento, l’ennesimo, del progetto studiato dall’accoppiata Pulvirenti – Cosentino – “attenti a quei due” -per tornare subito e alla grande in serie A.
Speriamo di sbagliarci, il tempo è galantuomo, nel frattempo, sabato prossimo al vecchio Cibali o Angelo Massimino – ultimo grande presidente – che dir si voglia, nonostante settembre inoltrato, ci attende la prima di una lunga serie di ultime spiagge…
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