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Sport e Uomini Veri, Catania: 20 anni senza Angelo Massimino. Quello “sgrammaticato” in un mondo di ipocriti
Pubblicato il 03 Marzo 2016
Riportiamo una bella nota di Luigi Pulvirenti sulla sua bacheca facebook (nella foto il volantino stampato in occasione della scomparsa del grande Presidente del Catania, nel marzo del 1996)
di Luigi Pulvirenti
Qualche anno fa, quando Pulvirenti veniva portato in giro in processione sulla Vara, qualcuno mi chiese perché ancora gliela “dondolavo” (tra virgolette in quanto testuale) con il Cavaliere Massimino.
“Semplice”, risposi. “Prendere una squadra in serie B (non fallita e nemmeno scatola vuota, come qualche buontempone continua a ripetersi essendo troppo affezionato alla figura del Pulvirenti benefattore: in una intervista rilasciata qualche settimana – se andate dietro sulla mia home la trovate – Riccardo Gaucci, non smentito, ha dichiarato che il Catania venne venduto al gruppo Pulvirenti a seguito di una trattativa iniziata già a dicembre (con la visura del bilancio), con un debito da pagare dilazionato e con soli tre giocatori in rosa perché non interessati ad acquistare tutto il pacchetto giocatori – cosa che spiega il prezzo relativamente basso pattuito -) e portarla in A è difficile ma possibile. Prendere una squadra morta e riportarla in vita è impossibile. Massimino ha realizzato l’impossibile. Per questo è il mio presidente”.
Ciao, Cavaliere.
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