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Stancanelli disastro: vincono i lavoratori, sconfitti gli incapaci
Pubblicato il 12 Agosto 2011
L’amministrazione Stancanelli continua a collezionare sconfitte in Tribunale: in particolare, quando si tratta di diritti dei lavoratori, come nel caso dei licenziati della “Multiservizi”, la società partecipata di Palazzo degli Elefanti. Stavolta, la sconfitta è di quelle che lasciano davvero il segno: con l’ordinanza del 9 agosto scorso, del Tribunale di Catania sezione lavoro, si ordina alla “Multiservizi” di provvedere al reintegro nel posto di lavoro e al pagamento dei compensi maturati in questi mesi. La prospettiva adesso è che per i 179 dipendenti “espulsi” dal lavoro nell’aprile scorso si schiudono buone possibilità di riavere il proprio posto in azienda. Si tratta di impieghi nella scuola, ma anche negli uffici pubblici, con mansioni di pulizieri. Per loro, questi sono giorni di festa: non a caso, si sono ritrovati in piazza Duomo, spumante in mano, per celebrare una vittoria fondamentale per la loro vita e le loro famiglie. Perchè il lavoro è dignità, è libertà. Vera non chiacchiera.
Sotto le bandiere di Unicobas Sicilia, i lavoratori, guidati da Franco Tomasello (nella foto con i lavoratori in piazza Duomo) del sindacato di base, hanno spiegato le loro ragioni, alla luce dell’ordinanza del Tribunale del lavoro che dà loro ragione, ordinando alla “Multiservizi” la reintegra nel posto di lavoro e il pagamento dei compensi maturati in questi mesi. Per il momento si calcolano in circa una novantina i lavoratori che trarranno beneficio dal provvedimento, ma è intenzione del sindacato far riassumere tutti i 179 dipendenti, compresi quelli che hanno firmato per la “Dussmann” la società privata subentrante nel servizio.
Da più parti sono state sollecitate le dimissioni del sindaco Stancanelli, come al solito assente pure ieri. Insomma, il solito “fantasma”. Di fronte alle questioni sociali, questo primo cittadino mostra tutti i suoi limiti, già emersi da tempo su altri aspetti. Adesso, dopo la sconfitta giudiziaria con Maurizio Consoli, dirigente comunale anche lui ingiustamente licenziato e reintegrato, dopo la condanna per comportamento antisindacale con il Sulpm, l’avv. di Regalbuto colleziona l’ennesima batosta, che è anche economica per la “Multiservizi”, che dovrà pagare fior di quattrini. Ma a quando –ci chiediamo- il “licenziamento” politico del sindaco?
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