Iena compatibile
Raffaele Stancanelli ha deciso, rimarrà a fare il sindaco e si dimetterà da senatore della Repubblica. Una scelta che era nell’aria dagli istanti successivi all’emissione della sentenza della Corte costituzionale che vieta i doppi incarichi. Stancanelli, a nostro avviso, rischia grosso però perché non è detto che il Tribunale non lo dichiari decaduto anche da sindaco. Secondo noi, infatti, l’ultima decisione spetta al giudice al quale s’è rivolto il cittadino allorché ha sollevato l’incompatibilità.
In ogni caso bisogna dargli atto che ha avuto il coraggio di fare la scelta più rischiosa …o forse no. Tira aria infatti che nella prossima primavera si possa andare a votare per le nazionali e, quindi, a meno di una ricanditatura, l’esperienza al Senato si sarebbe comunque conclusa, per tutti, tra qualche mese.
Scegliendo, invece, di rimanere a fare il sindaco Stancanelli si è assicurato la carica di primo cittadino almeno sino al giugno del 2013, quando si voterà di nuovo a Catania. Ma soprattutto, rimanendo a fare il sindaco, Stancanelli si è garantito la possibilità di essere ricandidato, cosa impossibile per un primo cittadino che avesse optato per il Senato.
Certo, il sistema elettorale per le amministrative è cambiato adesso, occorrerà mettere un segno sul candidato sindaco scelto dall’elettore e soprattutto i voti dei consiglieri comunali non andranno automaticamente al candidato sindaco di riferimento. Tradotto in fatti, significa che per essere rieletti sindaci ci vogliono i voti personali, il consenso della città e soprattutto non ci vuole uno, di un altro partito, che sia più forte di te. Beh, quest’ultimo rischio pare che stia tramontando con Nello Musumeci ormai sottosegretario al Lavoro di Berlusconi e il suo partito, La Destra, alleato del Pdl. Non è un caso che già dalle ultime dichiarazioni di Musumeci sia possibile scorgere un pizzico di apertura verso quel Raffaele Stancanelli che Musumeci, un tempo, aveva pure fatto oggetto di un ricorso al Tar per invalidare le elezioni amministrative perse, lo diciamo noi, ingiustamente. Perchè Musumeci, pur correndo con una “cinquecento”, e senza tutte le liste di Stancanelli (e col vecchio sistema i voti dei consiglieri andavano ai sindaci in automatico), il fondoschiena l’aveva fatto tenere a tutti fino all’ultimo.
Oggi, giocoforza, il rapporto tra i due è diverso e si può già percepire dalle dichiarazioni rilasciate da Musumeci dopo il discorso di Stancanelli in Consiglio comunale: “Conosco Raffaele Stancanelli da 40 anni e mi aspettavo la sua scelta di restare sindaco: fa parte della cultura e della storia politica alla quale appartiene – ha dichiarato nello Musumeci, consigliere comunale de La Destra a Catania e sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politiche sociali -. Non ero e non sono un candidato: quando si aprirà la stagione delle candidature valuteremo le scelte più opportune. Noi de La Destra siamo per le primarie: che siano i cittadini a scegliere che deve rappresentarli fin dalla competizione elettoral. basta alle scelte imposte dall’alto”. E poi ha aggiunto Musumeci: “Per quanto riguarda il nostro ruolo attuale siamo e restiamo all’opposizione perchè è questo il ruolo che ci hanno assegnato gli elettori. Un’opposizione serena, ma critica, costruttiva e non ostruzionistica nell’interesse della città. Esortiamo fin da ora il sinaco Stancanelli a chiudere la fase del risanamento e ad aprire quella dello sviluppo e della crescita, che non è più rinviabile. L’Amministrazione cittadina individui 3-4 grandi progetti di sviluppo e li porti a compimento – aggiunge Nello Musumeci -, altrimenti perderemo altre occasioni importanti. Il sindaco amministri e la maggioranza faccia la maggioranza”.
Ecco quel che invece pensa il deputato nazionale del Pd, Giuseppe Berretta: “Non è affatto una notizia straordinaria il fatto che Stancanelli abbia deciso di rimanere sindaco di Catania. Per me è molto più rilevante e grave che fino a ieri e per tre anni Catania abbia avuto un primo cittadino che ha ricoperto contemporaneamente l’incarico da senatore, privando la nostra città di un sindaco a tempo pieno, quanto mai necessario per una città problematica come Catania”. Lo afferma il parlamentare catanese del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, a seguito della scelta comunicata ieri sera in Consiglio comunale da Raffaele Stancanelli di dimettersi dal Senato. “L’impressione avuta ieri sera – prosegue Berretta – è che Stancanelli non conosca questa città: nel suo intervento ha delineato uno scenario totalmente incoerente rispetto alla realtà, dipingendo una città in cui va tutto a meraviglia e ogni problema è stato risolto. Purtroppo non è affatto così”. “Il sindaco Stancanelli sembra uno smemorato – prosegue il parlamentare Democratico – Ha sostenuto che prima di lui c’era un disastro, dimenticando però che a governare, prima di lui e con lui, è lo stesso identico centrodestra. Oggi a guidare Catania è lo stesso centrodestra di Scapagnini che ha affondato Catania, lo stesso centrodestra che continua a dimostrare incapacità e che non è riuscito affatto a risolvere i guai della nostra città. Credo sia arrivato il momento di cambiare davvero, senza sprecare tante parole, ma con i fatti e mettendo in campo finalmente una nuova generazione all’altezza di Catania, in grado di affrontare e risolvere davvero i suoi problemi”.
Infine vi riportiamo il comunicato stampa emesso dai capigruppo della maggioranza che sostiene Raffaele Stancanelli, Salvo Di Salvo (Mpa), Nuccio Condorelli(Pdl), Valeria Sudano(Pid) e Alessandro Messina (Autonomia in Movimento): “La decisione del sindaco Stancanelli di rimanere a Catania, annunciata con passione e lealtà al consiglio comunale, riconferma il suo sincero attaccamento alla nostra città chiamata in questi mesi a scelte di alto profilo, un percorso di crescita che non avrebbe tollerato interruzioni come purtroppo accaduto in passato. La rinuncia al comodo seggio parlamentare evidenzia la totale dedizione all’interesse di Catania e dei suoi cittadini che questa maggioranza ha sostenuto, contributo che continuerà a dare auspicando il completamento del risanamento finanziario, assecondando una solida azione di sviluppo sui grandi progetti come Corso Martiri e Playa che da decenni attendono di essere definiti, incentivando il rilancio delle partecipate comunali già ben avviato e, infine, rafforzando l’azione di legalità e di rispetto delle regole in tanti aspetti della vita pubblica cittadina. In questo momento cruciale per il futuro della città, la maggioranza che sostiene l’amministrazione del sindaco Stancanelli riconferma apprezzamento e condivisione alla rigorosa azione di governo fin qui sviluppata, viatico solido che si dovrà sempre più sviluppare anche in vista dei prossimi appuntamenti amministrativi di fondamentale importanza per il futuro della Catania che verrà, in cui anche il contributo delle opposizioni propositive può essere importante”.
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