Sul tema delle foibe pubblichiamo intervento sulle manifestazioni di ieri…
“il “Comitato 10 Febbraio – Catania” anche quest’anno ha organizzato numerose manifestazioni in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo dal territorio giuliano-dalmata di migliaia di italiani durante gli anni ‘40.A fare da capofila alla lunga lista di eventi è stata la fiaccolata svoltasi nel pomeriggio di sabato a Catania tra via Etnea e Piazza Università, dove è stata deposta una corona d’alloro in onore degli italiani uccisi nelle foibe dell’Istria e della Dalmazia. Analoghe manifestazioni si sono svolte anche a Caltagirone e in vari comuni della provincia catanese ed hanno visto la partecipazione di numerosi cittadini.
Nella giornata di domenica presso la “casa del vendemmiatore” di Santa Venerina l’associazione “Gioventù tricolore” ha organizzato un convegno sul tema “10 febbraio – Giornata nazionale del ricordo dei martiri delle foibe” che ha visto tra i relatori Davide Cicero (portavoce del “comitato 10 febbraio”), Vincenzo Musmeci (commissario della sezione del M.S. di Santa Venerina), Nando Gambino (esperto di storia) e Mario Settimeli (coordinatore regionale del M.S.) oltre che del sindaco di Santa Venerina Salvatore Greco. Nel corso della serata è stato anche proiettato un filmato sulle foibe ed i presenti hanno avuto la possibilità di consultare dei pannelli informativi realizzati dai ragazzi del “comitato 10 febbraio”.Nella mattina di oggi i membri del comitato hanno distribuito dei volantini sul tema delle foibe nelle principali scuole superiori della provincia al fine di sensibilizzare e far conoscere anche ai più giovani le vicende che hanno portato all’uccisione di numerosi nostri connazionali.A tal proposito la Consulta Provinciale Studentesca di Catania ha organizzato nella mattina di oggi, presso il Liceo Scientifico “Galilei” di Catania, una conferenza dal titolo “Foibe: una storia dimenticata” a cui hanno assistito oltre 300 studenti provenienti dalle scuole superiori di Catania, Giarre, Paternò, Caltagirone, Ramacca, Bronte e di tutta la provincia. Sono intervenuti Salvatore Musumeci (presidente della CPS di Catania), Francesco Aletta (vicepresidente della CPS), Giorgio Di Pasquale (commissione cultura della CPS), il Prof. Antonino Raciti (assessore alla cultura del comune di Giarre), Davide Cicero (comitato 10 febbraio) e il Dott. Antonio Iacona (giornalista). La conferenza, moderata da Fabiano Orfila (presidente della commissione cultura della Consulta Provinciale degli Studenti), è stata impreziosita dalla presenza di ben quattro esuli (Livio Musina, Giovanni Bettanin, Viviana Dalmas ed Elisabetta Montegno) che hanno raccontato agli studenti quello che hanno vissuto in prima persona durante il periodo di fuga dai propri territori d’origine a causa delle persecuzioni perpetrate ai danni degli italiani dal capo militare comunista Tito.Sempre nella mattina di oggi, presso l’istituto comprensivo “Salvatore Casella” di Pedara, si è tenuto un incontro sul tema delle foibe a cui hanno partecipato gli studenti delle terze classi della scuola media. Sono intervenuti i consiglieri comunali locali Bruno Spitaleri e Davide Russo, l’assessore Gaetano Petralia e le sorelle Maria e Michelina Dusman, due esuli costrette a fuggire dall’Istria per non andare in contro alla morte.A concludere gli eventi organizzati dal “comitato 10 febbraio” è stata la conferenza dal titolo “La verità non può essere infoibata”, svoltasi oggi pomeriggio nell’aula magna della facoltà Scienze Politiche dell’università di Catania.”Il Comitato 10 Febbraio fin dal 2004, anno dell’istituzione della Giornata del Ricordo, organizza numerose commemorazioni in tutta Italia al fine di non dimenticare le migliaia di vittime delle foibe e dei tanti italiani che furono costretti all’esodo dalle loro terre nel secondo dopoguerra – dichiara Davide Cicero, portavoce del comitato 10 febbraio di Catania – e per non dimenticare è fondamentale che anche i più giovani conoscano bene la storia del nostro popolo con le sue luci e le sue ombre, con le contraddizioni e le vergogne, perché è proprio agli studenti di oggi che è dato il compito di non dimenticare mai più e di riattaccare le pagine strappate dal grande libro della storia nazionale.” “