Storia e “vuoti” istituzionali: l’ incredibile “percorso” ufficiale per la commemorazione del 70° anniversario dello sbarco degli Alleati in Sicilia


Pubblicato il 29 Giugno 2013

di Domenico Stimolo ( gruppo Memoria e Libertà)

Eppure sbarcarono, nelle coste siciliane, in quel dì del 10 luglio del 1943, per contribuire a liberare l’Italia e l’Europa dal mostro liberticida ed assassino nazi-fascista, che aveva scatenato una perversa e distruttiva guerra di aggressione a danno dei popoli europei; in onore della “razza eletta”, contro tutte le libertà e gli oppositori nella variegate forme, considerati “diversi”, e quindi da sterminare, come scientificamente realizzato: politici, partigiani, ebrei, gay, rom, religiosi, civili in enormi quantità, giusto per orripilante gioco.Lo sbarco, non tanto per “gita” turistica o per raccogliere margheritine nei campi dell’isola, in un’Italia portata alla totale rovina morale e materiale dal regime fascista, che si auto disintegrò immediatamente dopo, a solo quindici giorni di distanza; in un’isola, con gli abitanti ridotti alla fame, alla disperazione, stressati dalla paura dei continui bombardamenti, circondati dalla morte.Eppure di tutto questo non c’è stato traccia e fondamento nella conferenza stampa tenutosi oggi, 28 giugno, a Catania, presso i locali delle “Ciminiere” – gestiti dalla Provincia -, nell’area del ” Museo dello sbarco”, per illustrare i contenuti delle iniziative preventivate.Nell’elegante brochure messa a disposizione si legge, tra l’altro, in premessa, con il titolo “un’attenta rilettura della memoria” : ” a distanza di settant’anni si vuole colmare un vuoto culturale che a lungo ha impedito di attribuire a quei fatti un corretto valore storico, tramite l’attenta rilettura di documenti dell’epoca”.Corretto valore storico, che vuol dire?

Nella stampa divulgativa preposta, in prima fila si riportano i loghi istituzionali di: Regione Siciliana, Assemblea Regionale Siciliana, Provincia Regionale di Catania, Comune di Catania. Poi, segue, un lungo elenco di Soggetti privati, di vario tipo e genere.Tanti gli interventi, previsti dalla scaletta ufficiale. Pur tuttavia, nessuno – come già nel testo della brochure- ha ricordato il contesto e gli eventi complessivi correlati nello scenario generale della guerra mondiale accesa dal fascismo e dal nazismo fedele alleato.In onore della vera memoria, nel culto dell’educazione civile e democratica dei cittadini, specie per le nuove generazioni, nell’ossequio alla Patria vilipesa e ai martiri tutti sacrificatisi per la riconquista della Libertà, alle Istituzioni repubblicane sorte dalla sconfitta del nazi-fascismo.Nulla, per ricordare la cancellazione della libertà, democrazia, diritti, l’ imposizione violenta della dittatura e l’ annullamento di tutte le strutture politiche e sociali, razzismo, persecuzioni. Nulla a ricordare i tanti soldati italiani inviati allo sbaraglio per invadere e a devastare Francia, Grecia, Albania, Iugoslavia, Russia e… il “fatidico impero”.Come se lo sbarco del 10 luglio 43 fosse stato un freddo evento della storia, a volte ladra ed ingannevole; giusto per fare, non avendo altro di meglio; tanto per mettere sulla bilancia un enorme mucchio di cadaveri ed immani distruzioni. E quindi, poi, a fatti avvenuti, elogiare la pace. Senza distinzione, nei valori, negli atti e negli obiettivi, tra gli uni e gli altri.Ovviamente non c’è traccia degli eroici atti di resistenza e dei massacri dei civili fatti dai tedeschi in diversi paesi dell’area montana del catanese: Castiglione, Mascalucia, Pedara, Nicolosi, nel luglio, agosto del 43.La memoria vuota non permette di comprendere il passato e di guardare proficuamente in avanti.Eventi da ricordare, così, in rispetto del calendario….e delle grandi risorse turistiche che all’uopo si possono attivare….come in Normandia. Così è stato detto.Al centro del tavolo della conferenza stampa e dell’attenzione sono stati Salvo Pogliese – deputato regionale del Pdl, Vice Presidente Ars – formalmente appellato ideatore ed “animatore” degli eventi, e Nello Musumeci – deputato regionale della lista di destra ” per Musumeci presidente”.Tra gli altri sono intervenuti Antonella Liotta, commissario della Provincia di Catania, Angela Mazzola, assessore della nuova giunta del sindaco Bianco, e Ornella Laneri, presidente della sezione turismo della Confindustria catanese.Non c’è, sul piano regionale, nell’allestimento dell’importante appuntamento, il fattivo coinvolgimento di Istituti storici, delle associazioni culturali e della memora democratica, dell’ Anpi, di strutture universitarie e quant’altro di necessario, per dare un contributo efficace al significato della commemorazione del 70° anniversario dello “sbarco in Sicilia”, come apporto fondamentale per la ricostruzione della democrazia nel nostro Paese.La Regione Sicilia con Presidente Crocetta, la nuova amministrazione comunale di Catania con sindaco Bianco, la Provincia etnea, non possono lasciare inalterata questa vacuità di percorso, che non fa affatto giustizia e veridicità degli eventi strutturali che determinarono lo sbarco, delle ragioni di un popolo che aspettava la fine dell’oppressione del fascismo.In caso diverso il catanese prof. latinista Carmelo Salanitro, martire della libertà tra i tanti, condannato a 18 anni di carcere alla fine del 1940 per avere scritto ” il fascismo ha scatenato senza motivo una guerra criminosa, ove i nostri figli e fratelli trovano la morte. Siciliani non combattiamo. Il vero nemico dell’Italia è il fascismo. Viva la Pace. Viva la Libertà” , continuerebbe a marcire, senza rispetto, nel lager di Mauthausen, ove fu assassinato dai nazi-fascisti. 


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