STORIA “IMPOSSIBILE” FRA BARONE E ASSEGNISTA DI RICERCA: E LEI FINISCE EMARGINATA


Pubblicato il 17 Ottobre 2022

VICENDA DI SENSI E STUDI ALL’OMBRA DELL’ATENEO CATANESE

L’Università di Catania offre sempre spunti per mostrare il suo vero volto, quello di luogo di alta cultura e di fulgidi esempi di etica pubblica. Mentre al Palazzaccio, infatti, è ancora in corso la “saga” di “Università bandita”, sempre dall’Ateneo rossazzurro, in particolare dalla facoltà di Lettere, arriva l’ennesima storia…edificante.
Nel mondo delle caste e delle corporazioni, ben rappresentato anche sotto l’Etna dal mondo dei baronati, delle parentele d’alto bordo e relativi legami familistici e affettivi, c’è nulla di male se gli affari di letto possono interferire con le carriere? Accade, così, che una brillante studiosa, giovane e intelligente, addirittura con curriculum di studio di tutto rispetto(pensa tu!) e con assegno di ricerca promettente, finisca nelle braccia di S.E. il Professore. Galeotto fu il libro o l’assegno (di ricerca)? Al cuore non si comanda -si dice sempre così- e così per qualche mese la loro storia d’amore era andata avanti. Poi, all’improvviso, tempesta! O meglio, con la stagione della caduta delle foglie, è caduta…anche la liaison d’amour. E sì, perchè la tutor della promettente assegnista di ricerca aveva scoperto tutto. E c’era rimasta male, anche perchè il Professore anche con lei intratteneva rapporti d’amori sensi. 
Tutta una questione di cuori infranti? Macchè! Perchè la promettente assegnista avrebbe cominciato a subire ritorsioni professionali. Proprio quando? In occasione della “scoperta” dell’ “affare di cuore” con Lui, il Prof. La “sbagliata” sarebbe stata allora la giovane studiosa. E già perchè su di lei sarebbero arrivati gli strali della Professoressa. Delusa per la scoperta? Adirata per altra ragione, magari per ragioni legate al lavoro dell’assegnista? Qui, le versioni divergono, ma certamente le coincidenze temporali fanno pensare…
La liaison viene troncata repentinamente appena scoppia la tempesta furiosa ma finisce tutto? Neanche per sogno: perchè a rendere ancor più sgradevole la vicenda che potrebbe fare ricordare una novella del Boccaccio (ce ne rammarichiamo con il nostro Giovanni che viveva tempi molto più umani e civili), ecco una iniziativa -in puro stile maschilista- della tutor delusa: una foto intima della ricercatrice inviata a lei, con messaggio d’accompagnamento piuttosto eloquente…
E come è stato possibile? Come era stata violata la privacy del Professore e dei suoi teneri ricordi? Anche qui la versione non è unica. Di cose da chiarire (o forse sono tutte abbastanza chiare?) in questa vicenda ce ne sono diverse: anche perchè la giovane assegnista di ricerca aveva anche sporto querela. E dopo approfondite indagini (si dice sempre così), la Procura della Repubblica aveva chiesto l’archiviazione. Anche dalla Procura Generale era arrivato un “no” alla richiesta presentata dal legale dell’assegnista per chiedere l’avocazione delle indagini. Insomma, in questa vicenda la giustizia catanese mostra il suo solito volto solerte ed equanime. Manca ancora però l’udienza per l’opposizione all’archiviazione, perchè la presunta vittima di una serie di reati, legate alle supposte vessazioni subite, anche se non ha un cognome di rispetto, vuole andare avanti. Magari solo per arrivare ad un dibattimento. Chissà se la giustizia catanese glielo concederà. To be continued….
iena Marco Benanti.


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