“Un preoccupante spettacolo di intolleranza. La Festa della Liberazione non è una scampagnata”
“Oltre che un’offesa alla Resistenza ed alla storia della nostra democrazia, che nasce dal sacrificio di migliaia di cittadini italiani e di partigiani, gli insulti che l’onorevole D’Agostino rivolge all’Anpi e al sindacato, sono anche spia di una preoccupante ignoranza civica e politica”.
Il segretario della Cgil di Catania, Giacomo Rota, e la presidente dell’Anpi, Santina Sconza, commentano così la dura invettiva che il deputato regionale Nicola D’Agostino ha rivolto a coloro che criticano l’amministrazione comunale di Acireale per avere fissato la Festa dei fiori durante la Festa della Liberazione.
“D’Agostino asserisce che solo adesso ci si accorge di Acireale in merito alla celebrazione del 25 aprile; l’onorevole forse ignora che anche gli acesi, così come tutti i residenti della provincia etnea, in tutti questi anni sono stati chiamati a partecipare alle manifestazioni organizzate da Anpi e da Cgil, a Catania o in altri luoghi del Catanese, con il preciso intento di ricordare tutti insieme il significato del 25 aprile, che non è sinonimo di scampagnata o di gita fuori porta. Che poi si accompagni anche la festosa convivialità al ricordo della Liberazione d’Italia dal fascismo, è un aspetto che rende gioiosa una giornata di memoria in cui però emerge, prima di tutto, il ricordo del sangue versato per la libertà. Nella sua lettera pubblicata su Facebook e dunque aperta alla comunità, D’Agostino usa epiteti offensivi (“ipocriti”, “antichi, pretestuosi, invidiosi”) ai quali noi rispondiamo con un’evidenza: il deputato non conosce la storia italiana, non ne ha vissuto l’attualità in questi anni e, soprattutto, offre un preoccupante spettacolo di intolleranza, di certo triste per un eletto dal popolo. I luoghi comuni e gli insulti lasciamoli a chi vuol confondere gli animi.
Cgil e Anpi, nonché i deputati che difendono i valori della Festa della Liberazione, continueranno a tenere alto un valore inestimabile di memoria che le istituzioni prima di tutto dovrebbero tutelare. Le fasce dei sindaci non sono tricolori per caso; il verde è il
colore della speranza in un’ Italia migliore che animò il coraggio di migliaia di giovani caduti per la Patria e non certo il colore delle scampagnate che l’onorevole D’Agostino e il sindaco di Acireale Barbagallo credono essere al centro dei valori italiani”.
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