Siamo nel vivo della settimana del Ricordo delle vittime delle foibe. Anche quest’anno il “Comitato 10 Febbraio – Catania” è a lavoro per onorare la memoria di quanti hanno vissuto una tra le più brutte pagine della storia italiana, che per troppo tempo è rimasta sconosciuta.
Stamane, nella sala “Coppola” di Palazzo degli Elefanti (sede del Comune di Catania) i rappresentanti del C10F – CT hanno illustrato tutti gli appuntamenti in programma. Tante le personalità presenti, dal mondo dell’associazionismo etneo a quello della politica, passando per quello della cultura giovanile, che hanno voluto sottolineare la loro vicinanza alla causa.
Saranno, i prossimi, giorni intensi scanditi da conferenze, incontri e momenti di commemorazione e raccoglimento. Antonio Scollo, coordinatore provinciale del C10F – CT, ha illustrato i punti principali tra quelli previsti:
<<Ancora una volta proveremo a diffondere il più possibile le storie e i racconti che riguardano il terribile periodo tra il 1943 e il 1947. Il confine nordorientale d’Italia è stato teatro di uno dei drammi maggiori che la nostra storia abbia mai conosciuto>>.
Nel suo intervento, Luigi Provini, Presidente del C10F – CT, ha sottolineato l’importanza delle manifestazioni organizzate: << Siamo contenti – dice Provini – il nostro lavoro sta cominciando a dare i suoi frutti: molti, ragazzi e non, sanno finalmente cosa abbiano significato per molti, troppi, italiani le foibe e quanta sofferenza abbiano cagionato. Qualche anno fa eravamo costretti a entrare nelle Università scortati e non sempre eravamo i benvenuti: alcuni, che si fanno chiamare “uomini di cultura” erano infastiditi dalla nostra presenza. Per oltre sessant’anni la questione foibe è stata coperta da un velo di vergogna.
Non esistono morti di serie A e altri di serie B. Certo è che qualcuno, nel corso degli anni, abbia provato a ostacolarci. Non ci sono riusciti e non ci riusciranno. La storia non si interpreta, si tramanda. L’Italia ha dimenticato per troppo tempo. Le anime di molti nostri fratelli meritano di essere ricordate con rispetto. Qualcuno, probabilmente, fa finta di non capire; mi risulta che, per esempio, né il Presidente della Repubblica Mattarella né quello del Senato Grasso, così come pure la Boldrini e Gentiloni, abbiano dato la loro adesione alla cerimonia di commemorazione che si terrà Venerdì 10 (Giornata del Ricordo n.d.a.) alla foiba di Basovizza. Se questa indiscrezione dovesse essere confermata sarebbe gravissimo.
Evidentemente qualcuno ha altre priorità. Noi saremo vicini, come sempre, alla comunità istriana e giuliano-dalmata. Decine di migliaia di morti e centinaia di migliaia di esuli italiani meritano rispetto. Noi non li dimentichiamo. Catania onorerà, come ha sempre fatto, i martiri e gli esodati>>.
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