Catania, 06/02/2021
Alcuni studenti si sono dati appuntamento nel primo pomeriggio di fronte il Rettorato dell’Università di Catania per manifestare contro la crisi della politica italiana.
“Siamo nuovamente in piazza – dichiara Simone Granata dello spazio libero Cervantes – perché dapprima abbiamo assistito all’indegno spettacolo dei responsabili ed oggi ci si sta affidando ad una vergognosa ammucchiata parlamentare. Il declino della politica italiana è ormai sotto gli occhi di tutti e l’unico modo per fermare il lockdown delle menti è ripartire dalla cultura.” A ribadire il motivo della protesta è anche Paolo Balestrazzi: “Manifestiamo, nel rispetto delle normative vigenti, per dare un messaggio chiaro: è tempo di pensare al nostro futuro e non più alla politica assistenzialista del governo giallo-rosso.”
I giovani etnei hanno manifestato leggendo parte de La Repubblica di Platone, una pietra miliare della cultura classica europea.
“Ripartire dalle nostre radici – afferma il referente di Gioventù Nazionale, Antonio Toscano – e mettere la cultura al centro del dibattito politico. Anche se riconosco la grande competenza di Mario Draghi, credo che gli italiani debbano tornare a votare perché risulta evidente la mancanza di rappresentatività all’interno del nostro Parlamento.”
“Lanciamo oggi in piazza una sfida per la nostra generazione – concludono Toscano, referente dei giovani della Meloni e Granata, militante del Cervantes – e l’idea di un coordinamento di studenti nazionali che possa alimentare la rinascita di una visione politica che sia per la gente e non per i sistemi finanziari.”
Una manifestazione dunque contro l’ipotesi di un governo tecnico con a capo l’ex presidente della BCE, gradito da Bruxelles ma che non convince assolutamente i giovani catanesi poiché espressione di una politica asservita alla finanza e lontana dal vero sentimento popolare.