Un’altra tragedia, un altro uomo che si è tolto la vita per mancanza di lavoro. Una vita quanto vale? Quale disperazione viviamo in una società dove la crisi economica fa stragi di speranze e di esistenze. Dal sindacato arriva una presa di posizione, un invito. Speriamo che anche il sindacato faccia fino in fondo la sua parte per migliorare la situazione.
a cura di Iena Operaia
Ecco la parole di Villari:”la linea è stata oltrepassata, e siamo giá in quella zona di grave pericolo dove mai saremmo voluti arrivare. Non troviamo più le parole adatte per la famiglia del manovale di Gravina che si è tolto la vita. Ci limitiamo ad aggiungere amarezza ad altra amarezza.
Alle istituzioni, invece, diciamo che i protocolli, i convegni, le promesse, non bastano più. Bua era un manovale ultra cinquantenne che si è sentito tradito da un sistema economico e sociale che è crollato. Sindacati e politica in più occasioni si sono trovati d’ accordo nel sostenere l’ ipotesi di rilanciare i lavori in quei cantieri edili giá appaltati, ma fermi per svariate ragioni.
Sblocchiamo questi cantieri, da subito, puntando sulla messa in sicurezza di edifici pubblici e scuole e sul recupero dei centri storici, per la nostra economia. Lo dobbiamo a Bua, lo dobbiamo a tutti i lavoratori onesti, lo dobbiamo ai nostri figli. Senza segnali concreti di speranza continueremo solo a raccogliere altro dolore. E altri ritardi sarebbero colpevoli”.
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