COMUNICATO DEL SEGRETARIO GENERALE DEL MOVIMENTO POPOLARE CATANESE
Le posso assicurare che non sono pochi i cittadini scontenti del suo operato in questo anno. Le devo dare atto che effettivamente non ha creato distanze con la cittadinanza con le varie performance conosciute ormai da tutti. Ricordo benissimo le foto e i video mentre, con la ramazza in mano, puliva un pezzo di spiaggia, quando si è improvvisato vigile urbano e si è messo a dirigere il traffico in via Etnea, quando, per farci vedere come ci si comporta da bravo cittadino, ha condiviso con tutti noi il pagamento di un verbale. Sì, proprio uno di noi! Poi però qualcosa è cambiato: si è focalizzato, insieme al suo inseparabile assessore La Greca, a creare problemi ai catanesi con la chiusura di Piazza Mazzini, danneggiando i commercianti locali della zona. Inizia il fenomeno di chiudere tutto, per valorizzare il centro storico, senza confrontarsi né con i residenti né con i commercianti. Tutto questo per dimostrare il suo infinito amore per la città ormai devastata. Ha continuato con le inutili e pericolose piste ciclabili, sempre per amore della popolazione.
Egregio sindaco, rivalutare il centro storico non era una priorità. I monumenti, i palazzi, le chiese, le cattedrali appartengono al nostro patrimonio storico-culturale e sono conosciuti in tutto il mondo, ma abbiamo anche un patrimonio storico-popolare che sono i quartieri storici di Catania. Io credo che il nostro sindaco non sia molto informato su questo, anche perché né lui né tutti i suoi amici, che appartengono alla “leadership chic” di Catania, hanno interesse ad andare lì. Non sono a conoscenza che lì c’è il vero cuore pulsante della città. Interi quartieri abbandonati, infestati da topi, intere aree che andrebbero bonificate, dove vivono centinaia di famiglie inascoltate e abbandonate a se stesse. Le piaghe a Catania sono tante: Corso Martiri Della Libertà è una di queste, viabilità e parcheggio, rimasta sul tavolo del sindaco ancora oggi dopo i vari appelli dell’ingegnere Mario Spampinato.
Il nostro sindaco ci tiene a precisare che non ha mai messo in primo piano il suo ruolo istituzionale, ma quello di comune cittadino e lo ha dimostrato rifiutando l’auto blu, non salendo sulla carrozza del Senato. Tuttavia, le ricordo che non ha avuto un attimo di esitazione nell’accettare l’aumento del suo stipendio, non tenendo minimamente in considerazione il momento critico economico in cui si trovava il comune. Forse rifiutando sarebbe stato un esempio più credibile per dimostrare ciò che ha scritto.
L’amore vero per questa città lo avrebbe dovuto dimostrare occupandosi dei veri problemi della città e facendo valere i diritti della popolazione, soprattutto di quella più debole. Sono consapevole del fatto, egregio sindaco, che lei non ha la bacchetta magica, ma un consiglio voglio darglielo: perda meno tempo a scrivere sui social e si occupi di più delle problematiche che hanno portato la nostra Catania al degrado. Si ricordi che per costruire un palazzo non si comincia dai piani alti ma dalle fondamenta!
Il Segretario Generale del Movimento Popolare Catanese
Giovannella Urso.
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