di Gian Maria Tesei
La conduzione di Leo Gullotta, direttore artistico del Taormina Film fest 66 al pari di Francesco Calogero, ha contraddistinto in modo brillante l’atto finale dell’edizione della manifestazione filmica taorminese segnata dalle limitazioni sanitarie dovute all’onda lunga del Covid 19 e pur in grado di ottenere un buon successo nella duplice veste di offerta al pubblico in sala e, per la prima volta, online grazie alla piattaforma Mymovies, con le due perle degli eventi al teatro Antico nella serata targata Dolce & Gabbana e proprio nella soire che ha epilogato il festival cinematografico della città che pone ammiccante il suo sguardo sulla costa orientale sicula.
Il festival, prodotto sotto l’egida dell’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia dalla Video bank di Maria guardia Pappalardo e Lino Chiechio, ha vissuto un atto di reinvenzione dettato dalla necessità di resistere all’evento pandemico che ancora infierisce sui popoli del mondo. Un reinventarsi, senza tradire la tradizione, che ha dato i suoi frutti con ben un milione di contatti sulla piattaforma e quattrocentomila su due emittenti locali , TGS e Telecolor, per la visione delle strisce quotidiane di Leo Gullotta che ha indossato vari abiti lavorativi con la sua consueta abilità e bravura sia in conduzione che in direzione del festival stesso.
Già in conferenza Lino Chiechio, assieme alla moglie che è l’amministratore delegato della società organizzatrice dell’evento, aveva esternato la sua felicità per essere riuscito, con la collaborazione del gruppo di lavoro, a superare l’ennesima difficoltà , dopo quelle delle due edizioni precedenti, in maniera brillante realizzando quello che, come ha aggiunto Francesco Calogero alcuni, al ribasso avevano ribattezzato Taor-minimal, divenendo invece un Taor-maximal fatto di 42 film, con 8 anteprime mondiali e 9 premiere internazionali e ben 3 concorsi, con i premi tradizionali della kermesse ed uno istituito in corso d’opera su sollecitazione degli spettatori on-line desiderosi di rendersi ancor più partecipi assegnando un alloro frutto della loro votazione su Mymovies.
Un Teatro Antico, con un allestimento al tempo stesso rinnovato ed al contempo tradizionale con il palco e la zona prospiciente ad esso restaurate e dedicate solo ai protagonisti e la cavea destinata al pubblico, pur ridotto nella capienza per i suddetti motivi del Covi-19, ha ospitato il gala finale del Taormina Film fest.
Dopo l’esibizione musicale di Mario Incudine, a cui è seguita nel corso della serata quella del The Magic Door ( gruppo la cui cantante è Giada Colagrande, coniuge di Willem Dafoe), hanno allietato nel corso dell’evento l’uditorio le melodie dell’orchestra sinfonica siciliana guidata dal direttore Alvise Casellati, con la passionale locandina della manifestazione targata Ginevra Chiechio ed ispirata al “Gattopardo” di Visconti che apre le immagini dello stesso film che scorrono mentre gli ottanta elementi dell’orchestra si cimentano ad interpretare mirabilmente “Il Gattopardo”, suite sinfonica di Nino Rota, composta da otto brani, proseguendo nel corso della serata con l’esecuzione di un brano (sempre di Rota) di “8 ½” a ricordare i cento anni dalla nascita di Fellini, con una serie di blocchi di omaggio che hanno veduto rimembrare Alberto Sordi ( anch’egli nel centenario della sua nascita) ed Ennio Morricone con “Mission”, con anche una splendida perfomance sulla Sinfonia n. 9 (“dal Nuovo Mondo”) in mi minore op. 95 (B.178) (Sinfonia n. 5).
Tra i premiati alla carriera Nicolaj Coster Waldau si è detto stupito ed allo stesso tempo felice per il premio alla carriera, così come Laura Delli Colli, Presidentessa del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani – Premi Nastri d’argento e Presidentessa del Festival Internazionale del Film di Roma , che ha respirato cinema sin da piccola( essendo nipote di Tonino e figlia di Franco, storici direttori della fotografia ) e che è stata protagonista della riapertura del primo grande evento cinematografico, i Nastri d’ argento che per quest’anno non sono stati celebrati a Taormina, e che ha condiviso questo premio con tutti coloro che lavorano dietro le quinte.
Il tre volte premio Oscare e vero autore della luce Vittorio Storaro, che ha festeggiato le sue personali nozze d’oro proprio con i Nastri d’argento, essendo stato premiato la prima volta nel 1970 per “Giovinezza giovinezza”, e nel 2020 con il Nastro d’oro ( alla carriera), aveva già accennato in conferenza come avesse ricevuto il suo primo premio alla carriera nel 1993, affermando che con questo tipo di encomio si sottolinea l’importanza del percorso svolto fino a quel momento, del tracciato creativo e , nel suo caso, del linguaggio della luce e che quindi non si tratti di un premio a chi ha concluso la sua parabola artistica. Per il direttore della fotografia romano ogni film è un momento di questo tracciato ed è quindi fondamentale perché attraverso ciò che si crea ed attraverso il lavoro si cerca di capire sé stessi e dipingere nuove pagine della propria vita capendo quelle precedenti. E per farlo occorre non dimenticare il passato. Per questo Storaro ha restaurato i film di Bertolucci, affinché rimangano riferimenti eterni per i più giovani.
Tra i più acclamati (oltre ad Emmanuelle Seigner, anche presidente di giuria Lungometraggi) è stato Willem Dafoe, il grande attore che, sollecitato da Gullotta, ha parlato della sua amicizia e del rapporto lavorativo con Abel Ferrara, director che come l’attore di Appleton vive a Roma e con cui ha stabilito una grande sintonia anche grazie al fatto di essersi ritrovati, come ha ironicamente affermato, entrambi da statunitensi a Roma, con Dafoe oramai totalmente ammaliato dalle bellezze italiche tanto da sentirsim praticamente italiano anche lui.
ELENCO VINCITORI E GIURIE
CONCORSO LUNGOMETRAGGI
La Giuria, composta dall’attrice Emmanuelle Seigner (anche Presidente di Giuria), dal regista Mimmo Calopresti, dalla produttrice Ingrid Lill Hǿgtun, dal produttore Antonio Pérez Pérez e dall’attrice Joana Preiss ha così deliberato:
CARIDDI D‘ORO PER IL MIGLIOR FILM
“Onkel “di Frelle Petersen (Danimarca).
CARIDDI D‘ARGENTO PER LA MIGLIOR REGIA
“Charter” di Amanda Kernell (Svezia).
MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA
“La hija de un ladron “di Belèn Funes (Spagna
MASCHERA DI POLIFEMO PER LA MIGLIORE ATTRICE
Daria Lorenci per il film “Mater” di Jure Pavlovic (Croazia).
MASCHERA DI POLIFEMO PER IL MIGLIOR ATTORE
Bakhtiyar Panjeei per il film “Namo /The Alien” di Nader Saeivar (Iran).
GIURIA DOCUMENTARI
La giuria Documentari, presieduta dal regista Goran Devic e composta dal regista Antonio Falduto e dal regista Christian Bisceglia ha decretato
Miglior film del Concorso Documentari
“Paradise Without People” di Francesca Trianni (Stati
Menzione speciale al film
“My dear mother”, di Paul-Anders Simma (Finlandia)
CONCORSO INDIEUROPEA
La Giuria giovanile per la sezione “Indieuropea” composta dagli studenti del Master TeA dell’Università degli Studi Internazionali di Roma- UNINT: Vittoria Cardone, Ludovica Coroniti, Sofia Gamba, Laura Gramegna, Walter Lancellotti, Serenella Priore, Giulia Romano, Dorotea Theodoli, Elisa Vetrano e dalle supervisor Elisa Pinci e Martina Losardo, ha così deliberato:
Premio per il Miglior Film va a “Maria Solinha” di Ignacio Vilar
Premio per il Miglior Attore protagonista va a Ruscen Vidinliev nel film “18% Grey”,
Premio per la Migliore Attrice Protagonista va a Astrid Bergès-Frisbey nel film “L’Autre”
Due le menzioni:
– menzione a “The forgotten” di Daria Onyshchenko
– menzione speciale a “The nose or the cospiracy of Mavericks” di Andrey Khrzhanovsky.
Radio Monte Carlo è radio ufficiale della manifestazione. Tra i media partner dell’evento anche Eurovision, TGR, Società Editrice Sud (Giornale di Sicilia/Gazzetta del Sud), La Sicilia Multimedia e Mymovies.it.
Hotel Metropole Taormina è l’Hotel ufficiale della manifestazione.
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