Turismo e valorizzazione del patrimonio naturalistico della nostra terra. Ne parlano in tanti. Ma non mancano situazioni paradossali, come quella raccontata dalla nostra “iena vulcanica”…Di Mirko Tomasino-Iena Vulcanica
Metti una domenica a Taormina, una delle città più belle dal punto di vista artistico, paesaggistico e culturale della Sicilia. Metti anche che, con la calura di luglio, avresti desiderio di fare un tuffo in acqua, di startene sdraiato in spiaggia su un bel lettino, un semplice ombrellone e godere di un sano relax su quella riserva naturale gestita dalla Regione Siciliana chiamata Isola Bella.
Tutto è possibile, ma a quali prezzi? Isola Bella, per chi non lo sapesse, isolotto vicino alla meravigliosa Taormina, è raggiungibile per chi non avesse un mezzo privato, da una funivia. La funivia si trova a quattrocento metri dal terminal dei bus (Etna Trasporti e Interbus) che da Catania partono alla volta della magnifica cittadina messinese. Ma cosa si trova imbattendosi presso il botteghino che vende i biglietti per salire in funivia? Una “salata” sorpresa.
Fino allo scorso anno, afferma l’impiegata al ticket – office, il prezzo del biglietto della funivia Taormina – Isola Bella (tratta della durata di sette – otto minuti) era di tre euro e cinquanta per l’andata e per il ritorno, adesso, il biglietto di andata e ritorno costa la bellezza di sei euro.
Sei euro per meno di venti minuti? Una sorta di “truffa” – secondo molti utenti che abbiamo intervistato sul posto – i quali non hanno mancato di riservare ingiurie e insulti anche alla povera addetta che di colpe non ne aveva, tranne quella di essere dipendente di un Comune poco attento alla tasca dei turisti e dei tanti visitatori.
Secondo l’impiegata moltissimi turisti, già da maggio, mese in cui inizia la stagione balneare, hanno mandato centinaia e centinaia di reclami al Comune di Taormina, al relativo ufficio e Assessorato preposto, senza ricevere mai alcun tipo di risposta. Risultato? per buona pace dei tanti visitatori della splendida riserva naturale, il costo del biglietto, al 1° luglio del 2012, come testimonia l’allegato, è ancora di tre euro, per meno di dieci minuti a percorso, e solo per l’andata.
Due domande all’Amministrazione municipale taorminese: a cosa si deve il drastico aumento del prezzo del biglietto, aumentato di 2,50 euro in appena un’estate? Dove sono finiti i reclami di cui parlava l’impiegata di tanti turisti giustificatamente irritati dell’irragionevole aumento del costo del biglietto? E il Cutgana, il centro universitario catanese, che da recente gestisce l’Isola, ha un ruolo di responsabilità in questa vicenda insieme all’Amministrazione comunale?
Tempo fa, su un sito presso cui presto la mia collaborazione, scrivevo della concreta possibilità che Taormina venisse inglobata, secondo un preciso progetto politico taorminese, alla Provincia di Catania http://www.siciliamediaweb.it/cronaca/2718_taormina-figlia-do-liotru-operazione-possibile.html. Che fine ha fatto questo progetto?
L’Amministrazione sa dirci qualcosa? Certo, se continuano questi rincari indiscriminati, è forse meglio egoisticamente pensare che ognuno stia meglio “a casa propria”.
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