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Tassa su cause di lavoro. Berretta:”Balzello odioso che colpirà ancora i lavoratori più deboli”
Pubblicato il 17 Luglio 2011
“Questa volta il ministro Alfano è stato di parola e una riforma epocale della giustizia effettivamente è stata messa in atto, con l’articolo 37 della manovra economica del governo. Ed infatti dopo oltre 50 anni di accesso gratuito alla giustizia del lavoro, adesso i lavoratori e le lavoratrici saranno sottoposti alla tassa per l’accesso alla giustizia anche nelle controversie in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale”. Lo denuncia il parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, componente della commissione Lavoro della Camera.
“Si tratta dell’ennesima misura che colpisce il mondo del lavoro e quello degli invalidi e dimostra la propensione della maggioranza di centrodestra, incapace e corrotta, ad essere forte con i deboli e debole con i forti – prosegue Berretta – Auspichiamo la rimozione in extremis dell’odioso balzello, ben 233 euro sulle cause di lavoro, che inevitabilmente comporterà una ulteriore riduzione dei diritti dei lavoratori. Una strategia purtroppo coerente con il progetto messo in atto già con il cosiddetto Collegato lavoro, la legge 183 del 2010, che mira a limitare o impedire l’accesso alla giustizia ai soggetti più deboli del mercato del lavoro”.
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