“Questo non è amore”. Il motto della campagna permanente di sensibilizzazione promossa dalla Polizia di Stato ha scandito i diversi momenti di riflessione programmati dalla Questura di Catania per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questa mattina, nell’Aula delle Adunanze del Palazzo di Giustizia, la Polizia di Stato e l’Ordine […]
TEATRO STABILE DI CATANIA A Sala Verga CENTOVENTISEI racconto macabro e grottesco della manovalanza mafiosa
Pubblicato il 22 Aprile 2023
A Sala Verga arriva CENTOVENTISEI
di Claudio Fava ed Ezio Abbate
racconto macabro e grottesco della manovalanza mafiosa
Drammaturgia, scene e regia di Livia Gionfrida
In scena David Coco, Naike Anna Silipo e Gabriele Cicirello
Il 27 aprile al Ridotto presentazione del romanzo con gli autori
Venerdì 28 aprile alle 20,45 va in scena alla Sala Verga del Teatro Stabile di Catania Centoventisei, tratto dall’omonimo romanzo di Claudio Fava ed Ezio Abbate pubblicato da Mondadori (il 27 aprile alle 18,30 al Ridotto è prevista la presentazione del romanzo alla presenza degli autori). A firmare drammaturgia, scene e regia dello spettacolo è Livia Gionfrida. Gli interpreti sono David Coco, Naike Anna Silipo, Gabriele Cicirello
Protagonista silenziosa di questa insolita pièce, che si dipana tra cronaca, dramma sociale e commedia dell’assurdo, è una Fiat 126, proprio quella che la mafia decise di rubare per compiere la strage di via D’amelio.
Gasparo (David Coco) è il killer incaricato del furto dell’auto, che metterà a segno con la complicità del picciotto Fifetto (Gabriele Cicirello), “apprendista mafioso”.
In un contesto di degrado sociale talmente estremo da apparire surreale, tra colpi di scena e imprevisti, si snoda una vicenda dai contorni macabri e grotteschi, nell’arco di tempo di una sola notte che sembra non finire mai.
«È una storia che ci parla di morte e di vita – spiega Livia Gionfrida – che attraversa la cronaca per trasfigurarsi in favola. I personaggi, umili pupiddi manovrati da un destino di nascita, sembrano parlare ad un autore silente, un confessore che forse è anche puparo e si diverte con le loro vite, mentre loro scalciano e provano alla fine a ribellarsi alla ricerca di una redenzione nell’amore».
Il testo di Claudio Fava ed Ezio Abbate indaga, da una prospettiva storica del tutto inedita, minima, addirittura sarcastica, uno degli eventi più importanti della storia italiana dell’ultimo trentennio. Lo fa disegnando le personalità dei “pesci piccoli” dei clan mafiosi, quelli a cui viene dato il più semplice tra tutti gli incarichi. La loro quotidianità svilita si rivela pian piano come l’assurdo terreno su cui si è gioca la strategia stragista del biennio ’92-’93.
«Abbiamo voluto raccontare tre vite paradossali – dichiarano Fava e Abbate – la straordinaria ovvietà del male, una macchina e il presagio di ciò che sta per accadere. Tutto raccolto dentro una perfetta notte palermitana».
CENTOVENTISEI
di Claudio Fava ed Ezio Abbate
drammaturgia, scene e regia Livia Gionfrida
con David Coco, Naike Anna Silipo, Gabriele Cicirello
assistente alla regia Giulia Aiazzi
disegno luci Alessandro Di Fraia
direttore di scena Angelo Grasso
coordinatore dei servizi tecnici Giuseppe Baiamonte
elettricista Mario Schillaci
macchinista Giuseppe Macaluso
sarta Caterina Ingrassia
assistenti alle scene e ai costumi Giulia Lo Monaco e Martina Nania, allieve dell’Accademia di Belle di Arti di Palermo
produzione Teatro Stabile di Catania / Teatro Biondo Palermo
Calendario recite
Venerdì28 aprile ore 20,45
Sabato 29 aprile ore 20,45
Domenica 30 aprile ore 17,30
Martedì 2 maggio ore 17,15
Mercoledì 3 maggio ore 17,15
Giovedì 4 maggio ore 20,45
Venerdì 5 maggio ore 18
Sabato 6 maggio ore 17,15
Domenica 7 maggio ore 17,30
Lascia un commento