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TEATRO STABILE DI CATANIA A Sala Verga CENTOVENTISEI racconto macabro e grottesco della manovalanza mafiosa

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A Sala Verga arriva CENTOVENTISEI

di Claudio Fava ed Ezio Abbate

racconto macabro e grottesco della manovalanza mafiosa

Drammaturgia, scene e regia di Livia Gionfrida

In scena David Coco, Naike Anna Silipo e Gabriele Cicirello

Il 27 aprile al Ridotto presentazione del romanzo con gli autori

Venerdì 28 aprile alle 20,45 va in scena alla Sala Verga del Teatro Stabile di Catania Centoventisei, tratto dall’omonimo romanzo di Claudio Fava ed Ezio Abbate pubblicato da Mondadori (il 27 aprile alle 18,30 al Ridotto è prevista la presentazione del romanzo alla presenza degli autori). A firmare  drammaturgia, scene e regia dello spettacolo è Livia Gionfrida. Gli interpreti sono David CocoNaike Anna SilipoGabriele Cicirello

Protagonista silenziosa di questa insolita pièce, che si dipana tra cronaca, dramma sociale e commedia dell’assurdo, è una Fiat 126, proprio quella che la mafia decise di rubare per compiere la strage di via D’amelio.

Gasparo (David Coco) è il killer incaricato del furto dell’auto, che metterà a segno con la complicità del picciotto Fifetto (Gabriele Cicirello), “apprendista mafioso”.

In un contesto di degrado sociale talmente estremo da apparire surreale, tra colpi di scena e imprevisti, si snoda una vicenda dai contorni macabri e grotteschi, nell’arco di tempo di una sola notte che sembra non finire mai.

«È una storia che ci parla di morte e di vita – spiega Livia Gionfrida – che attraversa la cronaca per trasfigurarsi in favola. I personaggi, umili pupiddi manovrati da un destino di nascita, sembrano parlare ad un autore silente, un confessore che forse è anche puparo e si diverte con le loro vite, mentre loro scalciano e provano alla fine a ribellarsi alla ricerca di una redenzione nell’amore».

Il testo di Claudio Fava ed Ezio Abbate indaga, da una prospettiva storica del tutto inedita, minima, addirittura sarcastica, uno degli eventi più importanti della storia italiana dell’ultimo trentennio. Lo fa disegnando le personalità dei “pesci piccoli” dei clan mafiosi, quelli a cui viene dato il più semplice tra tutti gli incarichi. La loro quotidianità svilita si rivela pian piano come l’assurdo terreno su cui si è gioca la strategia stragista del biennio ’92-’93.

«Abbiamo voluto raccontare tre vite paradossali – dichiarano Fava e Abbate – la straordinaria ovvietà del male, una macchina e il presagio di ciò che sta per accadere. Tutto raccolto dentro una perfetta notte palermitana».

CENTOVENTISEI

di Claudio Fava ed Ezio Abbate

drammaturgia, scene e regia Livia Gionfrida

con David Coco, Naike Anna Silipo, Gabriele Cicirello

assistente alla regia Giulia Aiazzi

disegno luci Alessandro Di Fraia

direttore di scena Angelo Grasso

coordinatore dei servizi tecnici Giuseppe Baiamonte

elettricista Mario Schillaci

macchinista Giuseppe Macaluso

sarta Caterina Ingrassia

assistenti alle scene e ai costumi Giulia Lo Monaco e Martina Nania, allieve dell’Accademia di Belle di Arti di Palermo

produzione Teatro Stabile di Catania / Teatro Biondo Palermo

Calendario recite

Venerdì28 aprile ore 20,45

Sabato 29 aprile ore 20,45

Domenica 30 aprile ore 17,30

Martedì 2 maggio ore 17,15

Mercoledì 3 maggio ore 17,15

Giovedì 4 maggio ore 20,45

Venerdì 5 maggio ore 18

Sabato 6 maggio ore 17,15

Domenica 7 maggio ore 17,30

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Iene Sicule

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