TUCCIO MUSUMECI TORNA IN SCENA CON LA GIARA
PER FESTEGGIARE ANCORA I SUOI 90 ANNI
In scena al Palazzo della Cultura dall’11 al 21 giugno nei panni di ‘Zi Dima
Angelo Tosto sarà l’antagonista Don Lollò. La regia è di Giuseppe Dipasquale
Va in scenadall’11 al 21 giugno (ore 20,45) al Palazzo della Cultura, La Giara, o ‘A Giarra, di Luigi Pirandello, con protagonista il grande Tuccio Musumeci che in scena, con questo spettacolo, continuerà a festeggiare i suoi 90 anni appena compiuti. Una vita, la sua, interamente dedicata al teatro, ma anche alla televisione e al cinema dove continua a mietere successi e ad affascinare il pubblico. A dirigerlo in questa edizione del testo pirandelliano Giuseppe Dipasquale, dopo il successo riscosso nella precedente stagione con La pensione Eva.
Con la forza della maschera che sa imprimere magistralmente ai suoi personaggi, Tuccio Musumeci impersonerà un ‘Zi Dima questa volta umoristicamente feroce nella sua contesa con il suo alter ego Don Lollò, interpretato da Angelo Tosto. A supporto della comica e irresistibile coppia di antagonisti, una compagnia di grande livello composta da Filippo Brazzaventre, Pietro Casano, Luciano Fioretto, Claudio Musumeci, Vincenzo Volo, Lucia Portale, Ramona Polizzi, Federica Guerrieri.
“La Giara è una commedia fondata sul paradosso della ragione – scrive nelle note il regista Giuseppe Dipasquale – E sebbene il tema sia quasi filosofico e giuridico, il principio del torto e del giusto rispetto all’affermazione della verità, la sua collocazione popolare e campestre, ne determina tuttavia una questione dal profilo panico e antropologicamente simbolico. La Giara, come ventre di madre terra trattiene il suo architetto ‘ZI Dima in lite con l’Imperatore e proprietario dei campi Don Lollò.Il fatto in sé viene solitamente visto come una contesa da vita dei campi, di derivazione verghiana, giocata sulla roba. Ma altro è La Giara se si vuole svelarne il senso profondo che, pur sotto le maglie della commedia umoristica, nasconde un meccanismo orgiastico di vita e di morte. Questa Giara, allora, sarà per noi l’occasione per interrogare nuovamente l’autore siciliano: sulla vita, sulla coscienza del vivere e sul desiderio panico di legarsi alla natura, ‘…vivere per vivere, senza saper di vivere come una pietra, come una pianta…’”.
‘A GIARRA
di Luigi Pirandello
regia e scene Giuseppe Dipasquale
costumi Dora Argento
musiche Matteo Musumeci
Movimenti coreografici Giorgia Torrisi
Personaggi Interpreti
Zì Dima Licasi, conzalemmi TUCCIO MUSUMECI
Don Lollò Zirafa, burgisi ANGELO TOSTO
L’avvocatu Scimè FILIPPO BRAZZAVENTRE
Tararà PIETRO CASANO
Fillicò, contadini LUCIANO FIORETTO
‘U cumpari d’ ‘i muli CLAUDIO MUSUMECI
‘Mpari Pe’, garzuni VINCENZO VOLO
La gnà Tana LUCIA PORTALE
Trisuzza RAMONA POLIZZI
Carminidda: contadine FEDERICA GURRIERI
Nuciareddu, ragazzo di undici anni contadino
coproduzione Teatro Stabile di Catania, Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale.
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