Terremoto in Sicilia? Speriamo di no, intanto però “diluvio” di parole e di banalità: a marchio Confindustria


Pubblicato il 30 Maggio 2012

Oggi assemblea annuale catanese dell’organizzazione: presenti i vertici. E viene fuori una notizia fondamentale per il futuro dell’Isola e dell’Italia: ad Ivan Lo Bello, vicepresidente nazionale, la delega “education”, insomma una sorta di “prof. della legalità” in giro per lo Stivale a parlare di legalità. A quando il master?

di Iena Imprenditoriale, Marco BenantiMentre, a pochi chilometri di distanza, un imprenditore “regolava” –”alla catanese”, cioè a colpi di pistola- i suoi “conti” con un altro imprenditore, nell’ovattata sala di un grande albergo del lungomare, Confindustria Catania ha tenuto la sua assemblea annuale. E sono state parole davvero “storiche”. C’erano tutti, dal presidente nazionale Giorgio Squinzi, alla sua prima uscita nel Mezzogiorno, a quello regionale Antonello Montante, alla dirigenza catanese, col “numero uno” Domenico Bonaccorsi di Reburdone.E’ stato lanciato da Montante un messaggio forte, decisivo e innovativo: ci vuole un piano industriale per il Sud e la Sicilia con marchio “mafia zero”.Un “colpo da maestro”. Poi sono arrivate le dichiarazioni ai cronisti. Il presidente nazionale Squinzi ha detto parole importanti, tanto che non pochi hanno passato molto tempo ad interpretarle, tale era la complessità. Eccole: sulla tragedia del terremoto in Emila?” La polemica sui capannoni è molto artificiosa, perché i capannoni erano nell’assoluta normalità, la zona non era classificata come particolarmente sismica, io personalmente sono incline, col dispiacere, la tristezza per le vittime che ci sono state, ad escludere in gran parte malafede soprattutto da parte imprenditoriale” (a leggere però alcune testate giornalistiche si possono trovare le testimonianze di parenti delle vittime operaie che parlano di imposizioni nel ritorno al lavoro pena la perdita del posto)Sul Mezzogiorno: “in questo momento non c’e’ solo una questione meridionale ma c’e’ anche una questione settentrionale e una questione di tutto il Paese, che ha bisogno di ritrovare la crescita e ha bisogno, attraverso una politica industriale corretta e costruttiva, di fare la differenza rispetto alla situazione in cui ci siamo trovati in questi ultimi anni”.Poi su Confindustria Sicilia: “ho confermato la gestione ad Antonello Montante, tra l’altro vorrei anche ricordare che il Sud è molto ben rappresentato, forse più rappresentato che mai nella mia squadra, in quanto oltre ad Alessandro Laterza abbiamo anche assegnato la delega per l’education ad Ivan Lo Bello, quindi direi io personalmente al Sud ci credo, è una risorsa del nostro paese che noi dobbiamo utilizzare forse meglio di quello che abbiamo fatto fino ad ora”E su Termini Imerese?Squinzi auspica”che si possono realizzare di nuovo degli investimenti sul sito di Termini Imerese per ritrovare una corretta utilizzazione di qualcosa che era molto positiva nel passato”Memorabile!


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