Per anni Adele Palazzo è stata una protagonista della scena politica catanese, influente e rispettata animatrice del campo progressista catanese. Da segretaria del Pd centro storico di Catania si è battuta, assieme all’inseparabile compagno di partito Paolino Mangano, contro l’ingresso delle truppe di Luca Sammartino nel Pd catanese. E i fatti, viste le recenti diaspore degli ex Articolo 4 verso Italia Viva, sembrano averle dato ragione. Ma Adele Palazzo è stata anche altro: un decennio fa, è stata tra le fondatrici del cosiddetto Popolo Viola, il movimento nato per contrastare lo strapotere berlusconiano. Poi, improvvisamente, si è allontanata dalla vita politica per dedicarsi completamente al lavoro e alla famiglia. Nei giorni scorsi è riapparsa, come organizzatrice, assieme al nucleo fondatore del Popolo Viola, della manifestazione del 4 gennaio a Roma per dire no all’eventualità di Silvio Berlusconi al Quirinale.
Adele, ma dove eri finita?
A fare, come tante donne, la mamma e la lavoratrice. Purtroppo i tempi della politica sono declinati al maschile e risultano proibitivi per molte donne.
Vuoi dire che non si concilia l’impegno politico con la condizione di donna e di madre?
Voglio dire che le donne devono poter essere messe nelle condizioni di partecipare alla vita politica. E non basta la battaglia sulla doppia preferenza di genere, che pure condivido, se poi viene di fatto limitata la partecipazione delle donne, se la politica continua a muoversi esclusivamente dentro schemi e tempi maschili. C’è un gap che va colmato, esattamente come per le disparità salariali tra uomini e donne.
Adesso sei di nuovo in campo, e di nuovo contro Berlusconi?
Penso che l’eventualità che Berlusconi arrivi al Quirinale vada assolutamente scongiurata.
Perché, cosa non va in Berlusconi?
La figura del presidente della Repubblica deve essere di alto profilo e d garanzia costituzionale, esattamente il contrario di ciò che Berlusconi rappresenta.
E dunque scenderete in piazza?
Sì, il 4 gennaio saremo in presidio a Roma, a Piazza Santi Apostoli, per dire che il Quirinale non è un Bunga Bunga.
Assieme al Popolo Viola?
Già, assieme a tutte quelle persone con cui ho condiviso tante battaglie, con cui continuiamo a condividere tanti valori. come l’amore per la Costituzione e per la democrazia. E’ stato bellissimo reincontrarle dopo tanti anni. A proposito, domani presenteremo la manifestazione con una conferenza stampa in diretta sulla pagina del Popolo Viola.
Torniamo dalla nostre parti, come sta il Pd a Catania e in Sicilia?
Credo che come tutti i partiti e le istituzioni rappresentative, stia vivendo un momento di crisi di partecipazione e di transizione, dovuto soprattutto alla crisi sanitaria che ha ridotto le agibilità e la possibilità del contatto fisico con le persone.
Ma tu pensi di tornare in campo?
Intanto voglio affrontare la scadenza del 4 gennaio e la battaglia per evitare che il Cavaliere possa finire al Colle.
E poi? Dopo? Tornerai ad impegnarti politicamente?
Non lo so. Ma la politica è come il primo amore: non si scorda mai.
Max Paradiso
Fonte: Day Italia News.
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