Partita la crociata: doveva essere relegata a simpatica trovata (se non una genialata) quella del manichino a seno nudo che segnalando i lavori sulla circonvallazione di Catania a tutte le auto faceva rallentar e invece… cosa non è diventata.
E chi le ha tenute più le femministe: “la rimozione non basta – occheggiano all’unisono – vogliono il responsabile”.
Per “La Ragna-Tela”, associazione che s’è presa la questione, “il manichino – scrivono – “cancella il riconoscimento e la valorizzazione delle donne con la loro sapienza, cultura, esperienza, amore per la bellezza è il decoro”.
Minchia! quanto danno fa una minna, finta.
Per non parlare, poi, dell’ “l’Udi”: “del corpo delle donne da esibire, violare, offendere – sostengono – è stata la rappresentazione plastica”.
Ora, quando a quando la “rappresentazione plastica” non è della donna al volante, quel pericolo costante che appunto tutte le auto fa sì rallentar ma pure clacsonar e persino bestemiar, ecco lo starnazzar.
“Luca, ma le sembra normale che un ex calciatore si sfili i calzoncini, indossi la…
Riceviamo e pubblichiamo: Sono trascorsi ben cinque anni da quando in quella infausta notte del…
foto di Antonio Parrinello Il Teatro Stabile di Catania porta per la prima volta in…
INASCOLTATO APPELLO UMANITARIO ALLA CROCE ROSSA, ALLE ISTITUZIONI PUBBLICHE E ALLA CHIESA SUI SENZA FISSA…
Un viaggio straordinario nel panorama artistico del Novecento, secolo in cui sono emersi movimenti, linguaggi…
Salvatore Calvaruso, presidente Cimest (Coordinamento Intersindacale Medicina Specialistica di Territorio): “Tre i temi principali con le…