di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]
Tivvù e proteste: niente Miss Italia? Il Codacons “insorge” e annuncia 100 comitati in tutta Italia!
Pubblicato il 23 Maggio 2013
No della Rai alla trasmissione-evento con la bellezza italiota. Da Catania parte la protesta degli utenti dell’emittente di Stato. A capo della “rivolta” i siciliani Tanasi (Codacons) e Miss Italia Giusy Buscemi.
Sotto l’Etna ecco il comitato nazionale utenti Rai per Miss Italia. E ne arriveranno cento in tutto lo Stivale!
La notizia è ormai diffusa: Miss Italia non sarà più trasmessa da Rai 1. Ed ecco che parte la protesta dei cittadini con a capo due siciliani il segretario nazionale Codacons Francesco Tanasi e Miss Italia Giusy Buscemi.Nasce a Catania Il Comitato Utenti RAI per Miss Italia che in collaborazione con il Codacons e l’ Associazione Nazionale Utenti Radiotelevisivi porteranno avanti una serie di iniziative nei confronti dei vertici Rai per smontare questa assurda decisione che riguarda milioni di italiani. Miss Italia è un programma Rai che deve continuare a essere trasmesso dalla TV pubblica. Anzitutto è stato chiesto un incontro urgente con i componenti del consiglio di amministrazione che, se risulterà infruttuoso, sarà seguito da azioni dimostrative dinanzi agli uffici Rai. Si sta preparando inoltre una raccolta di migliaia di firme a favore della permanenza della trasmissione su Rai 1 e non sono esclusi altri interventi anche clamorosi.Il Codacons, il Comitato Utenti Rai per Miss Italia e l’ Associazione Nazionale Utenti radiotelevisivi, che annunciano nei prossimi giorni la nascita di altri 100 comitati in tutta Italia, sono decisi a perseverare in quella che sembra una vera e propria battaglia a difesa dei milioni di cittadini italiani fruitori del servizio pubblico che non hanno alcunaintenzione di rinunciare alla famosissima trasmissione.
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