“Tornare a casa è un diritto!” petizione online lanciata da uno studente fuori sede, Antonio Altamore, originario della provincia di Catania

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Antonio Altamore, studente fuori sede originario di Grammichele, rimasto bloccato al nord, come migliaia di nostri conterranei – e va sottolineato nostri conterranei – dopo l’ennesimo divieto di Musumeci, il colonNello, ha lanciato una petizione online su change.org diretta al presidente della Regione: “tornare a casa è un diritto!”. Un pensiero, riassunto in una lettera, che dice tanto, troppo, tutto.

Siamo stati abbandonati dalle istituzioni – scrive – non ci è data la possibilità di tornare in sicurezza, se non affittando una macchina, con costi che non tutti possono sostenere. Inoltre – sottolinea – aspettando ancora, si rimanda il problema, che si ripresenterà non appena verrà decisa la riapertura della Regione. Ci sono migliaia di siciliani che non possono più aspettare. Abbiamo aspettato finora, attenendoci alle regole. Temiamo – l’amara conclusione – che il 18 maggio possa ripresentarsi la stessa problematica di queste ore, con una nuova proroga delle limitazioni, o che vengano cancellati – come già successo – i voli prenotabili per date successive al 17 maggio. Tornare a casa, in sicurezza, è un nostro diritto.

https://www.change.org/p/nello-musumeci-tutela-del-rientro-in-sicurezza-presso-la-propria-residenza?utm_source=share_petition&utm_medium=custom_url&recruited_by_id=86b1c790-7960-11e9-8ecc-950945b62cb9

Di seguito la lettera:

Gentile presidente del Consiglio, gentile presidente di Regione e gentili ministri,

mi chiamo Antonio Altamore e sono uno studente residente a Grammichele, in provincia di Catania. Scrivo a nome di molti siciliani che purtroppo si trovano nella mia stessa situazione e che spero decideranno di firmare questa lettera.

Mi trovo attualmente a Torino, fuori dal mio domicilio (Milano), dal 6 marzo. Sono rimasto qui per senso di responsabilità, pur avendo avuto la possibilità di rientrare nel comune di residenza contribuendo al primo flusso incontrollato di persone dal Nord al Sud, quando la situazione sull’effettiva diffusione della pandemia non era ancora chiara.

Dopo il nuovo decreto ministeriale, in cui è data la possibilità di tornare al domicilio o alla residenza, ero pronto a partire. Dapprima avevo prenotato un volo Ryanair per data 9 maggio, che è stato cancellato. Quindi mi sono affrettato a prenotare un bus Flixbus per il 4 maggio, tratta cancellata dopo le parole di Musumeci sulla proroga delle limitazioni di traffico verso la Sicilia fino al 17 maggio (confermata dall’ordinanza n.18 del 30 aprile 2020).

Scrivo per un problema che riguarda migliaia di siciliani: perché non è data la possibilità di tornare presso la propria residenza? In questo momento non vi sono soluzioni valide per il ritorno in Sicilia, neanche per chi ha motivi di salute o urgente necessità. Il decreto nazionale è chiaro. Perché non è garantita la possibilità di spostarti all’interno del territorio nazionale come previsto dalla legge attualmente in vigore? Non ci è data la possibilità di tornare in sicurezza, se non affittando una macchina, con costi che non tutti possono sostenere. Inoltre, aspettando ancora, si rimanda il problema, che si ripresenterà non appena verrà decisa la riapertura della Regione. Ci sono migliaia di siciliani che non possono più aspettare. Abbiamo aspettato finora, attenendoci alle regole. Temiamo che il 18 maggio possa ripresentarsi la stessa problematica di queste ore, con una nuova proroga delle limitazioni, o che vengano cancellati – come già successo – i voli prenotabili per date successive al 17 maggio. Tornare a casa, in sicurezza, è un nostro diritto.

In sintesi, la nostra richiesta è la seguente: vorremmo che fosse rispettato il decreto nazionale in vigore dal 4 maggio, che riguarda la possibilità di rientro in sicurezza presso la propria residenza o il proprio domicilio.

Vi ringrazio per il vostro tempo e per la vostra gentile attenzione. Confido in una risposta e porgo cordiali saluti”,

Torino, 01/05/2020.

 

 

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Benanti

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