Proseguendo nella sua determinata azione di innovazione contro i “conservatori” che non vogliono cambiare (qualcuno crede anche a questa boutade della propaganda), il sindaco di Catania, guarda caso di domenica, finisce in due grandi pagine del quotidiano dei catanesi. Insomma, come al solito, si finisce nel “salotto” dello “zio Mario” (che è stato un tempo anche suocero di “Enrico ‘u ballerinu”). Luogo istituzionale catanese.
Una serie di affermazioni a seguito di domande incalzanti, ficcanti, che quasi lo hanno messo in difficoltà come quando affronta –impavido- l’ “esame” di Michele Cucuzza. E che è venuto fuori? Che per colpa dei catanesi la raccolta dei rifiuti va male (e altri motivi? Non pervenuti), che le pedonalizzazioni andranno avanti (contro –aggiungiamo noi- i “conservatori” che non capiscono le profonde ragioni della buona borghesia dell’ordine e delle passeggiate). E poi tante parole su progetti futuri, che cose che verranno: statene certi le farà. Sicuro.
Certo il comune ha problemi con i debiti, ma, nel complesso, è sempre colpa di altri (lo “stile Meloni” paga sempre). Lui, il sindaco è arrivato da poco: falso. E’ stato assessore ai lavori pubblici e all’urbanistica con la giunta Pogliese, e per raccontarla tutta già negli Ottanta fu consigliere comunale nel Msi. Insomma, il Comune lo conosce e bene.
Ah, dimenticavamo: per la serata “vecchie glorie” anni Ottanta il sindaco parla di 4000 persone arrivate a piedi in piazza Federico di Svevia. Ma non erano 2000? Provate a rileggere cosa disse l’Amministrazione a bilancio della “serata disco” della buona borghesia catanese.
Insomma, in una città di abitanti senza memoria (a parte i cazzi loro) anche questo sindaco, con le sue “ossessioni legalitarie” su divieti di sosta e sacchetti dei rifiuti fuori orario (in una città dove affari e privatizzazioni vanno a gonfie vele) può dire e fare quello che vuole. Proprio uno che vuole cambiare.
Ma non è che il modello è sempre lo stesso? Ovvero, fare credere di fare tante cose, ma in realtà non affrontare mai i problemi di fondo di Catania? Ai posteri della “Disco Trantino” la risposta.
Ps: e dire che dal “popolo di centrosinistra” (e non solo) si sottolinea la somiglianza di comportamenti fra Bianco e Trantino. Opinioni politiche.
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