Ecco il comunicato:
“FAISA CISAL: IL SILENZIO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SUL FUTURO DI AMT CATANIA S.P.A. CI COSTRINGE AD UNA NUOVA INIZIATIVA DI SCIOPERO.
Continua il silenzio da parte dell’Amministrazione Pogliese dopo la nostre mobilitazioni dello scorso 1 Ottobre ripetuta il 10 dicmbre 2018, che ha coinvolto la quasi totalità del personale viaggiante di AMT Catania S.p.A., e le parole disarmanti pronunciate dall’Azienda in una riunione con le OO.SS. sulla grave situazione economico/finanziaria che vede oggi i lavoratori solo con il 50% dello di stipendio di dicembre 2018 e senza nessuna certezza per i mesi a seguire.
Un disastro annunciato – afferma Romualdo Moschella segretario regionale del Sindacato Faisa Cisal – ci impongono di riprendere le procedure di sciopero, il 23 gennaio c.a incontreremo S.E. il Prefetto di Catania, per rappresentargli la gravità in cui versa il trasporto pubblico locale a Catania.
Pur dispiacendoci di dover assumere una nuova iniziativa che inevitabilmente causerà disagio all’utenza e alla città – spiega il dirigente sindacale – siamo costretti, nostro malgrado, a proseguire nell’azione di protesta avviata per tutelare AMT Catania, i suoi lavoratori e gli stessi cittadini/utenti. Ed infatti, l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale di silenzio e disinteresse verso la partecipata più importante del Comune di Catania impone di assumere ogni iniziativa in grado di consentire di avere certezza sul mantenimento di un servizio essenziale quale è quello del trasporto pubblico locale vista la situazione di dichiarato dissesto del Comune di Catania da parte della Corte dei Conti.
Il Comune di Catania, quale proprietario e debitore di AMT, – prosegue l’esponente di Faisa Cisal – ha l’obbligo e il dovere come da noi più volte richiesto a nome dei lavoratori di indicare quale strategia, quale politica e quali azioni intende assumere nel campo del trasporto pubblico locale considerati gli ingenti tagli di risorse imposti al settore dal Governo Regionale e la “spada di Damocle” che pende su AMT Catania S.p.A. a causa del dissesto dell’Ente proprietario in considerazione degli ingenti crediti vantati nei confronti dello stesso Ente. Al Comune – conclude Moschella – non chiediamo di sbloccare ad AMT all’ultimo momento le risorse, fra l’altro dovute, per pagare stipendi e impegni improrogabili ma di garantire il rispetto del contratto di servizio esistente la possibilità di programmazione dell’azione industriale e, oggi più che mai, di confrontarsi nell’interesse dell’Azienda, dei lavoratori e della Città.
Il Segretario Regionale FAISA-CISAL Autoferrotranvieri
Romualdo Moschella.”
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