Trasporti, Crisi Amt, FAISA/CISAL e FAST/CONFSAL: un patrimonio sociale depauperato da scelte politiche locali e regionali “miopi e deleterie”

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nuova nota dei sindacati autonomi:  

(nella foto un momento dello sciopero di qualche settimana fa)

come è noto a tutti gli operatori del settore, ma forse a non tutti i cittadini Catanesi, l’Azienda Metropolitana Trasporti, Partecipata del Comune di Catania, rispetto ad altre realtà trasportistiche  dislocate sul territorio Siciliano e Nazionale, è stata fortemente penalizzata dal Governo Regionale che nel 2012, in maniera del tutto arbitraria ed illegittima  ha predisposto un “doppio taglio”  chilometrico del 36%  ( 20% + 16%).

A causa di ciò,  le risorse della Regione sono diminuite da 31,8 milioni di Euro a 20, 9 milioni di euro e la corrispondente percorrenza finanziata è scesa da 13,3 milioni di chilometri a 8, 6 milioni di chilometri.

Ma come se non bastasse, negli anni successivi, 2014 e 2015, la Regione ha ulteriormente ridotto le risorse finanziarie, rispettivamente del 6% e del 12,5%, e pertanto, la  percorrenza finanziata dalla stessa Regione, si attesta  per il 2016 agli attuali 6, 9 milioni di chilometri, che corrispondono, al corrispettivo annuo di esercizio pari a 17,4 milioni di Euro.

In buona sostanza, per effetto del predetto doppio taglio del 2012, e di altri successivi deleteri  e scellerati interventi, l’AMT, si è vista ridurre complessivamente nel quadriennio 2012 – 2015 i trasferimenti regionali di ulteriori 18 milioni di Euro, con la conseguenza logica  che tali minori trasferimenti di risorse sono divenuti parte determinante della condizione di squilibrio finanziario in cui la Società di trasporto catanese è costretta ad operare a scapito della serenità dei dipendenti che vi  lavorano e  degli utenti.

<< L’assoluta miopia politica dei rappresentarti del Governo Regionale, unitamente, alla totale inconcludenza   manifestata dalle Amministrazioni Comunali di Catania, di ieri e di oggi, oltre  all’ assoluta incapacità incarnata  dai vari Management aziendali, susseguitesi nel tempo, consistente nel non aver mai  saputo tenere in debita considerazione  la valenza  sociale  del servizio urbano, ha fatto si che l’ AMT/S.p.A., non solo non venisse messa nelle condizioni di poter erogare un servizio decente per la cittadinanza Catanese, ma addirittura, ha fatto si che la Società di trasporto pubblico urbano catanese, diventasse la cenerentola fra tutte le aziende consorelle del settore a livello Nazionale, a scapito del tessuto socio/economico del nostro già martoriato territorio >>.

Infatti, non vi è dubbio che una minore offerta dei  servizi ai cittadini,  non comporta solo minori entrate nelle casse dell’ AMT/S.p.A. per mancata vendita di biglietti e abbonamenti, ma crea soprattutto, disaffezione al servizio pubblico e di contro,  incentivazione al mezzo privato.

Mentre Catania diventa città Metropolitana, assistiamo pietrificati alla lunga e lenta  agonia del Comune che s’ incammina verso il dissesto finanziario,  annaspando fra mille problemi, trascinandosi dietro anche  tutte le partecipate, e con esse,  principalmente l’AMT/ Spa.

Allora ci chiediamo:  in questo scenario economico/finanziario, opaco e privo di certezze,  come dovrebbe  il Comune di Catania, dal canto suo, poter rimpinguare le casse della propria Partecipata dei circa 26 ml di Euro che ancora gli deve,  relativi al 2015, oltre alle  somme riguardanti il  primo semestre 2016 ?

Le considerazioni esposte,  spingono la FAISA/CISAL e FAST/CONFSAL  a chiedere con forza   alla Regione e al Comune di Catania, nell’interesse  dei lavoratori e dei cittadini,  risorse vincolate,  destinate a recuperare almeno parte dei servizi di trasporto bus urbano tagliati arbitrariamente all’AMT/S.p.A. di Catania  dal 2012 ad oggi.

Per quanto riguarda, l’Amministrazione Comunale di Catania <<  quale migliore occasione se non  quella che si presenterà  g. 9  Giugno p.v., quando i   Sigg. Consiglieri,  una volta riunitisi in Consiglio straordinario, siano essi di Opposizione che di Maggioranza, carte alla mano,  potranno e sapranno  rendere noto ai lavoratori dell’AMT e alla Cittadinanza, in maniera chiara ed esaustiva, come fare “ uscire  dal baratro”  L’AMT/S.P.A.>>!                     

Cordiali Saluti.

Catania li, 08/ Giugno 2016

F.to Aldo Moschella  (Segretario Prov. le  FAISA/CISAL)

F.to Giovanni Lo Schiavo (Segretario Prov. le   FAST/CONFSAL).

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Redazione Iene Siciliane

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