Nuova “puntata” della ormai stucchevole vicenda che si dipana attorno allo scalo catanese…di iena con le ali Marco Benanti
Siamo oltre ogni immaginazione! Non basterebbe un grande regista come Dino Risi, non basterebbero mille “commedie all’italiana” per descrivere efficacemente quanto sta accadendo nella Sac, la società di gestione dell’aeroporto di Fontanarossa. Dopo gli ultimi quindici giorni, con la consegna di fatto agli industriali dello scalo da parte dell’apposito “Saro Confindustria” (il “nuovo” governatore della Regione Sicilia), ci sono sviluppi giudiziari che lasciano allibiti, a dire poco.
Vi riportiamo quanto scrivono, con un’ordinanza, i giudici della quarta sezione civile del Tribunale di Catania, chiamati a decidere sul reclamo avanzato dalla stessa Sac alla sospensione delle nomine della società del 6 settembre scorso (Presidente Giannone, Ad Torrisi) decretata, in prima istanza, dal giudice civile Fichera. Ecco qui: “…premesso che all’udienza del 17.12.2012 il Tribunale si riservava di decidere assegnando alle parti termine a tutto il 31.12.2012 per il deposito di note e fino al 7.1.2012 per il deposito di repliche; che con le repliche del 7.1.2012 la SAC S.p.A., in persona dell’ing. Mancini, depositava documentazione e rinunciava al reclamo; che la Provincia Regionale di Siracusa, con le memorie di replica, prendeva atto della rinuncia al reclamo; ritenuto che la rinuncia è intervenuta successivamente al termine concesso per il deposito di note difensive; che, sul punto, deve essere provocato il contraddittorio tra tutte le parti del procedimento;…”
Tradotto: Gaetano Mancini, amministratore delegato nominato dall’assemblea della Sac il 29 dicembre scorso, rinuncia al reclamo. E a cosa? Al reclamo contro la sospensione delle nomine del 6 settembre. Cioè Mancini rinuncia ad un procedimento in cui è direttamente interessato! Alla faccia della legalità e aggiungiamo noi della moralità!
E cosa conclude l’ordinanza?“Rimette la causa sul ruolo fissando a tal uopo l’udienza del 18 febbraio 2013, h. 12.00.”
Che dire? Che la spregiudicatezza -e magari la faccia tosta- possono avere confini? Limiti? Questo documento smentisce ogni ipotesi. E conferma –se ce ne fosse ancora bisogno- che quanto sostengono da tempo quelli della “cordata Lo Bello” (cordata politico-industriale) è semplicemente propaganda nemmeno buona per bambini dell’asilo un po’ tonti! Un modus operandi in cui la spregiudicatezza è talmente sfacciata da lasciare quasi sgomenti. E tutto questo, quando già il dott. Giannone ha presentato un esposto contro Mancini sulla scelta di revocare gli avvocati in materia di reclamo appunto. E tutto questo mentre Mancini è sotto processo in qualità di amministratore della Sac. Conclusione, semplicemente: senza vergogna!
Una sola domanda, alla fine: la Camera di Commercio di Catania cosa farà? Tutelerà –ne siamo sicuri- gli interessi dell’ente, che è stato estromesso alla fine dell’ “assalto alla diligenza (“dirigenza”)” della Sac di fine anno e che è socio di maggioranza relativa. Siamo certi che il prof. Lo Bosco farà da par suo.
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