Trasporti ed infrastrutture tra Sicilia e Calabria in vista del PNRR: esperti e rappresentanti dei governi a confronto nell’incontro promosso dall’eurodeputato Raffaele Stancanelli


Pubblicato il 02 Luglio 2021

“Il potenziamento del sistema dei trasporti in Sicilia e Calabria: proposte e soluzioni per un’interconnessione con i corridoi europei per uno sviluppo commerciale e socioeconomico attraverso il PNRR” è stato il tema affrontato questa mattina, nel corso del primo dei seminari voluti dall’eurodeputato Raffaele Stancanelli, vicepresidente della Commissione Juri del Parlamento Europeo, con la collaborazione del gruppo del CRE (Conservatori e Riformisti Europei) al PE, che si è svolto nell’Hotel Capo dei Greci di Sant’Alessio Siculo, in provincia di Messina, alla presenza di rappresentanti politici dei diversi schieramenti e di qualificati tecnici del settore.

Tra questi il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, l’eurodeputato Vincenzo Sofo, il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Micciché, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti della Sicilia Marco Falcone, la sua collega della Calabria Domenica Catalfamo, Giusi Savarino presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Mobilità dell’Ars e il sindaco della città Metropolitana di Messina Cateno De Luca, insieme agli esperti Antonello Biriaco vicepresidente di Confindustria Sicilia, e Gianluca Manenti presidente di Confcommercio Sicilia, Matteo Ignaccolo ordinario di Trasporti all’Università di Catania, e Gaetano Bosurgi ordinario di Strade, Ferrovie e Aeroporti all’Università di Messina.
Sono intervenuti, inoltre, per Fratelli d’Italia la senatrice Tiziana Drago, la parlamentare Ella Bucalo, i deputati regionali Elvira Amata e Gaetano Galvagno; per il Movimento 5 Stelle il deputato regionale Antonio De Luca; per Forza Italia la senatrice Urania Papateu e i deputati regionali Danilo Lo Giudice e Bernadette Grasso, nonché sindaci e vari amministratori locali delle provincie di Catania e Messina.
“Ho voluto questo primo seminario, di una serie che faremo in giro per la Sicilia, per essere concreti sulle reali necessità della nostra Terra. I trasporti, le strade, gli hub aeroportuali sono il cuore del rilancio della Sicilia -ha dichiarato Raffaele Stancanelli-.

Con il Recovery Fund oggi abbiamo una occasione storica per il potenziamento delle strutture al Sud e per questo ho voluto chiamare a confronto esperti e rappresentanti della politica regionale e nazionale. Sono preoccupato -ha aggiunto Stancanelli- perché nel PNRR italiano sono previste infrastrutture che erano state finanziate con altri strumenti. Alla Sicilia e alla Calabria vengono sottratti più di dieci miliardi di euro per opere che già esistevano. Ho voluto questo convegno, trasversale tra tutte le forze politiche, per mettere in risalto questo grave problema a danno dei siciliani e dei calabresi. Ringrazio tutti gli intervenuti e mi auguro che riescano a dare un contributo forte a questa battaglia”.
“Così facendo noi non avremo mai l’alta velocità in Sicilia -ha spiegato Matteo Ignaocolo-. I calabresi l’avranno fino a Villa San Giovanni e Reggio, ma i tempi di percorrenza in Sicilia saranno sempre antidiluviani. E non solo perché non esiste il Ponte sullo stretto, ma per gli interminabili tempi di percorrenza tra Palermo, Catania e Messina, che raggiungerebbero sempre le tre ore almeno. Permarranno quindi le difficoltà di oggi che continueranno a non stimolare li siciliani ad utilizzare la ferrovia che, stando ai programmi attuali, non sarà mai al livello delle esigenze della popolazione”.
“ Ringrazio l’on. Stancanelli che ha dato attenzione ad uno dei temi principali per il rilancio dei nostri territori -ha detto l’assessore Marco Falcone-. Noi siamo particolarmente critici sul PNRR perché, nel momento in cui esclude il Ponte sullo Stretto e, quindi, l’alta velocità e la continuità territoriale, la prospettiva di sviluppo della Sicilia, della Calabria e di tutto il Meridione sarebbe compromessa. Auspichiamo quindi che ci possano essere interventi correttivi per inserire un’opera che riteniamo fondamentale per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio”.
“È stato un momento di confronto e di dibattito molto importante e io credo che organizzarne sia soltanto un bene. Per questo ringrazio l’on. Stancanelli che dimostra ancora una volta di essere un politico lungimirante -ha esordito il sottosegretario Cancelleri-. Aprire un dibattito allargato a forze politiche diverse, significa davvero tenere tanto alla Sicilia, vestire la maglia del popolo siciliano e cercare di trovare le soluzioni con le migliori energie. Sono intervenuti tanti, chi pro e chi contro, ma tutti con grande chiarezza, seppur nelle diverse opinioni. Il PNRR porterà in Sicilia tante risorse che dovranno essere utilizzate bene e velocemente, avendo la capacità di sfruttarle al meglio”.
“Lo sviluppo della rete di trasporti è una delle priorità per il rilancio del meridione e dell’Italia in generale poiché andrebbe a ridurre il gap infrastrutturale ed economico del Sud e la connetterebbe al resto d’Europa -ha dichiarato il parlamentare europeo Vincenzo Sofo-. In quest’ottica il collegamento tra Calabria e Sicilia ha una valenza strategica enorme, come ha confermato lo stesso commissario europeo ai trasporti Valean rispondendo a una mia interrogazione rimarcando però che quest’opera a oggi non rientri nell’elenco di opere da realizzare per il completamento del TEN-T. Né il governo Draghi ha pensato di sopperire a questa assenza inserendolo nel PNRR dove nonostante gli oltre 200 miliardi a disposizione non si è trovato posto per il Ponte sullo Stretto”.
“Siamo in un momento storico in cui immaginare che una coalizione piuttosto che un’altra possa risolvere le cose significherebbe parlare del nulla -ha esternato Micciché-. La cosa importate è la competenza e l’unità di tutti: una coalizione ampia favorisce le cose. L’on. Stancanelli ha realizzato intelligentemente questo incontro di oggi, chiamando a raccolta tutte le energie positive e noi siamo felici di essere qui e di aver partecipato a questo dibattito” ha concluso il presidente dell’Ars Micciché.


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