Trasporti, Faisa Cisal su Amt Catania: “Amministrazione comunale silente sul futuro dell’azienda, sciopero in arrivo”
Pubblicato il 22 Giugno 2020
“Il silenzio mantenuto dall’Amministrazione Pogliese dopo la nostra mobilitazione dopo aver attivato le procedure per lo sciopero a causa dei continui disastri annunciati in Azienda, senza tralasciare le disarmanti dichiarazioni pronunciate sulla stampa dal Presidente Bellavia – afferma Romualdo Moschella segretario regionale del Sindacato Faisa Cisal – ci impongono di avviare le procedure per una nuova giornata di sciopero della durata di 24 ore nell’interesse di AMT e del trasporto pubblico a Catania.
Pur dispiacendoci di dover assumere una iniziativa che inevitabilmente causerà disagio all’utenza e alla città – spiega il dirigente sindacale – siamo costretti, nostro malgrado, a proseguire nell’azione di protesta avviata per tutelare AMT Catania, i suoi lavoratori e gli stessi cittadini/utenti. Ed infatti, l’atteggiamento di silenzio e disinteresse di AMT verso chi ha il dovere di difendere tutti i lavoratori impone di assumere ogni iniziativa in grado di consentire di avere certezza sul mantenimento di un servizio essenziale quale è quello del trasporto pubblico locale il mantenimento della nostra Officina e di tutela dei lavoratori. Il Comune di Catania, quale proprietario e debitore di AMT, – prosegue l’esponente di Faisa Cisal – ha l’obbligo e il dovere come da noi più volte richiesto a nome dei lavoratori di indicare quale strategia, quale politica e quali azioni intende assumere nel campo del trasporto pubblico locale considerate le problematiche legate al dopo “Covid-19”, sottolineando che solo i dipendenti hanno visto decurtato il proprio stipendio.
Al Comune – conclude Moschella – non chiediamo di sbloccare ad AMT all’ultimo momento le risorse, fra l’altro dovute, per pagare stipendi e impegni improrogabili ma di garantire il rispetto del contratto di servizio esistente la possibilità di programmazione dell’azione industriale e, oggi più che mai, di confrontarsi nell’interesse dell’Azienda, dei lavoratori e della Città, evitando di incappare in investimenti sbagliati che potrebbero mettere in crisi la società stessa.
Catania ha la necessità di avere un servizio funzionale senza distogliere uomini e risorse per servizi come il noleggio low cost.
Catania 22 giugno 2020.”
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