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Trasporti Siculi, Amt Catania: la Faisa- Cisal scrive alle Autorità sulla sicurezza dei lavoratori
Pubblicato il 30 Aprile 2020
“Catania 30 Aprile 2020
Raccomandata a mezzo p.e.c. a…..
S.E Il Prefetto di Catania
Questore di Catania
Al Presidente di AMT Catania S.p.a.
Ai signori Componenti il CDA di AMT Catania S.p.a.
Al Direttore alla Produzione di AMT Catania S.p.a.
Al Sig. Sindaco di Catania
Oggetto: comunicazione urgente.
La scrivente Federazione Provinciale della FAISA-CISAL con riferimento alle nuove disposizioni emesse dall’Azienda Metropolitana Trasporti Catania S.p.a, nell’ambito dell’emergenza sanitaria da Covid-19, relative al numero dei passeggeri che possono accedere sugli autobus in servizio nella città di Catania significa quanto segue.
Da quanto acquisito sembrerebbe che sono state emesse da parte di Amt le seguenti disposizioni:
1. Gli autobus aventi lunghezza di 8,2 mt (ovvero con matricola aziendale 38..,18..) potranno trasportare fino n.15 passeggeri;
2. Gli autobus aventi lunghezza di 10,00 mt (ovvero con matricola aziendale 16.., 36..) potranno trasportare fino a n.16 passeggeri;
3. Gli autobus aventi lunghezza di 12 mt (matricola aziendale 34.., 24.., 32.., 12..) potranno trasportare fino a n.20 passeggeri.
Tanto rappresentato si evidenzia come quanto disposto sembra fortemente in contrasto con l’Ordinanza del Presidente della Regione Siciliana numero 17/2020 in forza della quale l’accesso sui mezzi di trasporto pubblico (fra cui rientrano quelli di AMT Catania S.p.A. esercenti il TpL) non può in nessun caso superare al 40% dei posti omologati ferma, comunque, l’esigenza di garantire la distanza di mt 1,00 tra i passeggeri e la necessaria delimitazione dell’area destinata al conducente (ovvero spazio guida più distanza di sicurezza).
Come evidente detta disposizione, poste in essere a tutela della pubblica salute, non può essere rispettata da AMT Catania S.p.A. con le disposizioni impartite che tengono conto esclusivamente del rapporto con i posti a sedere ma non già dell’esigenza di assicurare una contestuale distanza minima di un metro fra un passeggero e l’altro e di prevedere una zona cuscinetto (ovvero distanziata) per il conducente.
In ragione di ciò si chiede di effettuare le verifiche del caso e nelle more di detta verifica di disporre l’immediata sospensione del provvedimento emesso e la rimozione degli adesivi posti all’ingresso degli autobus onde evitare pregiudizio tanto al personale viaggiante quanto all’utenza.
Corre l’obbligo, infine, di ricordare come l’operatore di esercizio non può assumersi nessuna alta responsabilità oltre quelle previste dal proprio CCNL fra cui sicuramente non rientrano né quelle legate alla pubblica salute, né tantomeno quelle legate all’ordine pubblico.
Ad oggi la FAISA- CISAL, con grande senso di responsabilità, ha dimostrato la massima collaborazione per lo svolgimento in sicurezza del servizio, se ciò dovesse venir meno ci vedrà costretti a proclamare uno sciopero come previsto dalla L. 1990 n.146 art.2 comma 7.
Certi dell’immediato riscontro rispetto a quanto esposto si porgono distinti saluti.
Il Segretario Provinciale FAISA-CISAL Autoferrotranvieri Romualdo Moschella.”
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