Trasporti siculi, clamoroso! “Botto” del senatore Mario Michele Giarrusso (M5S): “nomina Ad Sac in barba alla legge”!

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Dalla bacheca di Mario Michele Giarrusso cittadino a 5 stelle:

“CATANIA CITTA’ DELL’ILLEGALITA’
OVVERO COME NOMINARE L’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA SAC IN BARBA ALLA LEGGE

Catania è la città dove, grazie ai nostri scellerati amministratori, tutto può accadere.
Catania è la città dove un soggetto che andrebbe perseguito nelle sedi preposte per i danni causati alle finanze pubbliche viene invece promosso ad un incarico di maggiore responsabilità.
E’ questo infatti il caso del Dott. Domenico Torrisi, designato dal Sindaco Bianco quale Amministratore delegato della SAC, cioè la società che gestisce l’aeroporto di Catania. Si tratta peraltro della stessa società dove c’è già un indagine in corso – che riguarda la nomina del precedente amministratore delegato, la sig.ra Laneri, titolare dello Sheraton di Catania, poi revocata dal collegio dei revisori per mancanza di requisiti.
Ma quali sono finalmente questi requisiti, che sia Bianco che Crocetta dicono essere troppo stretti e di voler cambiare? Leggendoli (lo statuto è sul sito della SAC) sono eguali a quelli richiesti per le nomine ad amministratori di imprese bancarie. Quasi tutte le società importanti, le SPA di medie e grosse dimensioni, come la SAC, usano lo stesso format. Ma a Catania è diverso. Se un candidato, l’unico (prima follia), non li ha, allora è sbagliato lo statuto(seconda follia). Non si pensa che, magari, è il candidato che non va. . E allora Bianco che fa? (terza follia). Contro la volontà di Crocetta lo designa (quarta follia) e ne risponderà davanti alla corte dei conti(quinta follia).
Leggiamo i requisiti che necessitano per essere amministratore delegato ( a.d.) di SAC, reperibile sul sito della società.
L’a.d. di Sac deve possedere esperienza complessiva per almeno un quinquennio attraverso l’esercizio di:
a) attività di amministrazione e controllo ovvero compiti direttivi presso imprese industriali, commerciali e finanziarie che abbiano dimensioni comparabili con la SAC;
b) attività di insegnamento universitario in materie giuridiche, tecniche ed economiche;
c) attività professionale di particolare qualificazione in materie giuridiche, tecniche ed economiche;
d) attività di amministrazione ovvero compiti direttivi in enti pubblici ed enti locali con popolazione non inferiore a trentamila abitanti.
Basta avere solo uno di questi quattro requisiti, non tutti. Ma Torrisi li ha questi benedetti requisiti? Almeno uno dei quattro?
Analiziamo il suo curriculum, reperito sul sito della Regione Siciliana, e vediamo se esistono davvero. 
Vediamo il requisito a). 
E’ improponibile paragonare la DIMENSIONE della Baia Verde con quella SAC . Così come per lo Sheraton della Laneri, le dimensioni dell’azienda del candidato unico (circa 90 dipendenti e 6 milioni di fatturato) , visto che la SAC ha 180 dipendenti e circa 80 milioni di fatturato, senza voler considerare i dipendenti della Sac Service che conta altri 240 dipendenti, col relativo fatturato. 
Quindi il buon Torrisi questo requisito a) non lo ha. 
Passiamo al requisito b).
Per ATTIVITA’ DI INSEGNAMENTO UNIVERSITARIO si intende quella prestata per un ateneo e non per enti privati di formazione, come nel suo caso. Le sue DOCENZE UNIVERSITARIE sono inesistenti.
Quindi, il buon Torrisi questo requisito b) non lo ha neppure.

Vediamo il requisito c).
Il candidato unico Torrisi dovrebbe semplicemente dimostrare, prima al CDA e poi ai sindaci, che oltre ad essere abilitato alla professione di commercialista eserciti PURE la professione e dimostrarlo. 
Quindi dimostrare di avere uno studio professionale ben avviato che assista, oltre le sue proprie aziende, anche e soprattutto diversi e numerosi clienti, magari prestigiosi. Dovrebbe esibire incarichi del tribunale, perizie e consulenze, magari in settori inerenti la SAC. Allora, magari con un pizzico di invidia, i revisori, che certamente commercialisti lo sono davvero, potrebbero attestare il possesso del suddetto requisito utilizzando la stessa profondità di analisi utilizzata per la Laneri. 
A quanto pare anche questo requisito, purtroppo, non c’è.
Concludiamo attenzionando il requisito d).
Effettivamente si legge nel curriculum che c’è una attività di amministratore, dal 2007 al 20012 (cinque anni, giusti) della Convention Bureau Etneo SPA, partecipata della Provincia – oggi Città Metropolitana di Catania – il cui legale rappresentante è guarda caso il nostro favoloso superSindaco Bianco.
Sul fatto che tale società (che aveva solo un dipendente/direttore) che si doveva occupare solo di congressi nella provincia di Catania, possa essere considerata “pubblica” ci sono montagne di dubbi. Ma siccome il candidato unico ci tiene a dire che è pubblica, allora diamo a Bianco due brutte e definitive notizie. 
Se Convention Bureau SPA non è pubblica, il requisito d) non esiste. 
Se invece Convention Bureau SPA è pubblica, scatta la c.d. causa di inconferibilità, per aver avuto tale società, con Torrisi amministratore, il bilancio in perdita per più di tre esercizi consecutivi (in questo caso addirittura per tutti e cinque gli esercizi!). Infatti ai sensi della legge 296/2006, art.1. comma 734, intesa da tutti come legge Bersani ” Non può essere nominato amministratore di ente, istituzione, azienda pubblica, società a totale o parziale capitale pubblico (come la SAC) chi, avendo ricoperto nei cinque anni precedenti incarichi analoghi (come Torrisi), ha chiuso in perdita tre esercizi consecutivi (come la Bureau)”. Si chiama causa di inconferibilità speciale e l’ANAC potrà solo confermarlo. E chi ne è oggetto non può essere nominato, ne alla SAC ne altrove.

Quindi addio incarico alla SAC in entrambi i casi.
Breve e illuminante riassunto, con atti allegati reperiti sul sito della ex Provincia di Catania, sulla Convention Bureau SPA, la bella creatura inventata dall’indimenticato Raffaele Lombardo.
Proprio durante gli anni in cui Torrisi è amministratore (2007-2012), la Convention Bureau ha chiuso in perdita tutti i bilanci:
– €145.000,00 nel 2008, -€208.000,00 nel 2009, -€59.000,00 nel 2010 e infine -€152.000,00 nel 2011, passando ad agosto 2012 a -€ 211.000,00 per concludere a -€350.000,00 nel maggio del 2015 (delibera n. 89/2013). 
A seguito di apposito parere della Corte dei conti, con delibera n. 14/2014, il commissario Prefetto Romano “comunicò al liquidatore la volontà dell’Ente di non gravare il proprio bilancio della spesa a copertura dei debiti societari e di assumere ogni iniziativa avverso gli eventuali responsabili del deficit”, tra cui naturalmente, lo stesso Torrisi, a.d. fino al giorno dell’arrivo del liquidatore. 
Quindi, caro Enzo Bianco, invece che fare ciò che è necessario e cioè identificare i responsabili di tale scempio ed avviare la ovvia azione di responsabilità anche verso lo stesso Torrisi (e ne ha ancora l’obbligo ed il tempo), invece di chiedergli conto delle rilevantissime perdite economiche maturate quando era amministratore della Convention Bureau SPA, lo ha designato quale candidato unico per la SAC SPA. 
Torrisi quindi non solo non può essere nominato Amministratore delegato perchè lo vieta la legge Bersani sopra citata, ma andrebbe addirittura perseguito per i danni arrecati durante il suo mandato di amministratore della Convention Bureau SPA.
Tutto questo ovviamente, in una città ben amministrata, quale non è Catania.
Per questo presenterò a breve una interrogazione parlamentare e un esposto alle autorità competenti.”

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Redazione Iene Siciliane

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