Trasporti&Spot, Pietro Agen (vicepresidente nazionale Confcommercio): “gestione aeroporto della Sac densa di interrogativi senza risposte”


Pubblicato il 14 Aprile 2015

di Ignazio DeLuca e Marco Benanti
 
Un piccato Pietro Agen risponde ad un editoriale di Antonio Fiumefreddo che sul “giornaletto” (“SudPress” n.d.r.), come più volte apostrofa il quotidiano, aveva posto 10 domande al Presidente di Confcommercio Sicilia, in merito alle critiche rivolte alla SAC sulla gestione dell’aeroporto. 
 
Le risposte e le considerazioni polemicamente e con tono risoluto il presidente di Confcommercio Sicilia le dà direttamente nella conferenza stampa, indetta insieme a Confesercenti, che in nottata si era smarcata, anticipando, con un comunicato, che non avrebbe partecipato all’odierna conferenza stampa, indisponendo, se ce ne fosse stato bisogno, ancora di più Agen.
 
Il presidente Agen esordisce denunciando che il sito istituzionale Sac non è a norma del Dlgs. 33/2013, essendo diverse sezioni “in costruzione”.
 
Leggiamo, con un copia incolla del comunicato stampa di Confcommercio, quali e quante sono le perplessità che non convincono Il presidente Agen:
“sotto la lente di ingrandimento di Confcommercio finiscono le tante botteghe chiuse o non assegnate all’interno dello scalo, nonostante alcuni imprenditori, in certi casi, si siano aggiudicati la gara.

“rappresentando le aziende – ha detto Pietro Agen, vice presidente nazionale di Confcommercio – ci facciamo portavoce dei nostri imprenditori per capire come funziona l’assegnazione delle licenze. Vorremmo conoscere la situazione delle sub concessioni, chi ha in affidamento i negozi, se sono state fatte le gare e chi le ha vinte. Vorremmo sapere se ci sono in corso contenziosi e quanti sono. 

“Neanche la Camera di Commercio sa dare risposte in merito, e sapete perché? Perché ha un commissario che non ha delega all’aeroporto, quindi non ha titolo ad interessarsi di vicende aeroportuali. Da un anno circa, Confcommercio attende risposte in merito dalla SAC”.

Sempre a proposito di spazi commerciali, Confcommercio non condivide l’impiego di 2 milioni e 800 mila euro per la ristrutturazione del capannone accanto alla vecchia Morandi, da destinare a esposizione e vendita di prodotti tipici locali in occasione dell’Expo 2015.

“Enac Catania aveva respinto la domanda di ristrutturazione –, spiega Agen – acconsentita poi da Enac Roma solo perché per un uso provvisorio, i sei mesi dell’Expo.

 E che senso ha, ci chiediamo, spendere tanti soldi per una struttura che sarà utilizzata per un periodo così breve? Una pseudo esposizione collegata all’Expo che non convince, anche perché i malcapitati turisti che dovessero acquistare qualche prodotto tipico, avrebbero difficoltà a superare i controlli di sicurezza”.

“Dagli spazi commerciali alla manutenzione tecnica dell’aeroporto, come mai questi servizi vengono affidati con gare di durata risibile, si chiede ancora Confcommercio.”

Forse per aggirare il codice degli appalti, mediante il frazionamento, chiosa un giornalista e Agen: “questo lo afferma lei”.

“E veniamo agli incarichi, necessario secondo i vertici di Confcommercio fare chiarezza su alcuni pensionati richiamati a rivestire ruoli di responsabilità all’interno dello scalo, in barba alla spending review sostenuta dal Governo Renzi.”

Apprendiamo in chiusura di conferenza stampa dallo stesso presidente di Confcommercio Catania Riccardo Galimberti che è stato nominato nel consiglio di amministrazione di IRSAP.


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