Troie, una riserva di troie è l’università. “Metodi paramafiosi” è stato detto, Zuccaro era imbarazzato e non si è esposto utilizzando un frasario che avrebbe condotto la discussione oltre i fatti e gli addebiti. Tutti d’accordo sulla presenza di troie, ma chi ha frequentato l’ambiente universitario da ricercatore accogliendo le lamentele di colleghi più titolati – “quella va a letto con quello, quello trucca le carte, quello si scambia favori con quell’altro, quello attende il suo turno, quello ha brigato per ottenere quel che voleva”, ecc – non può non montarla la desiata spietatezza; non può non dirigersi verso la frontiera dell’“oltre”.
Chi allora può considerarsi innocente? – epperò non dimentico il noto apoftegma: tutti colpevoli, nessun colpevole – chi non sapeva? chi non poteva non sapere e non denunciava? chi non si è giovato delle prerogative di questo o quel capocordata per, se non altro, guadagnare uno stipendio facile? Troie e nessuna vergine. Mi spiace, non metto i dipendenti pubblici tutti sullo stesso piano solo per il rispetto dovuto a chi di cultura ha vissuto, vive e continuerà a vivere. Ma di vergini non se ne parla proprio.
Marco Iacona.
Al Leonardo Da Vinci, i rossazzurri piegano il Gela per 88-67 foto di Romano Lazzara.…
comunicato dalla questura Per settimane ha trasformato la mensa dell’ospedale in un supermercato in cui…
comunicato dalla questura La Polizia di Stato ha arrestato un diciannovenne catanese per detenzione di…
“Luca, ma le sembra normale che un ex calciatore si sfili i calzoncini, indossi la…
Riceviamo e pubblichiamo: Sono trascorsi ben cinque anni da quando in quella infausta notte del…
foto di Antonio Parrinello Il Teatro Stabile di Catania porta per la prima volta in…