Lavoro, economia, sviluppo, ma anche interrogativi sull’attualità o meno del pensiero sindacale. Sono stati questi i temi discussi nel corso della serata dedicata alla presentazione del libro “La storia è… domani” della scrittrice e giornalista catanese, ma ormai romana di adozione, Ada Fichera. Un funerale o la rinascita per il sindacato in Italia? A dibatterne, insieme all’autrice e magistralmente moderati dal giornalista Fernando Massimo Adonia di “Live Sicilia”, sono stati il docente di Economia e gestione delle imprese all’Università degli studi di Catania Rosario Faraci, ed il segretario generale della Ugl Francesco Paolo Capone. Presenti il sindaco di Catania Salvo Pogliese, che ha portato i saluti, con il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Castiglione, il consigliere Paola Parisi, i presidenti delle società partecipate Amts, Asec trade e Sidra, ovvero Giacomo Bellavia, Giovanni La Magna e Fabio Fatuzzo, il direttore amministrativo del Teatro “Bellini” Luigi Albino Lucifora, esponenti del mondo imprenditoriale e sociale.
Per la Ugl, oltre i segretari di federazione ed i dirigenti sindacali, sono intervenuti il vice segretario generale Luca Malcotti, il segretario confederale Giovanni Condorelli ed il segretario regionale Giuseppe Messina, nonché alcuni segretari territoriali delle province siciliane e numerosi iscritti, accolti dal segretario territoriale etneo Giovanni Musumeci. L’evento è stato dunque occasione di confronto sull’essenza odierna dell’azione sindacale, partendo dal pensiero dei grandi padri del sindacalismo del passato come De Ambris, Corridoni, Panunzio, Labriola e Olivetti, per arrivare fino ai giorni nostri operando un parallelismo con tematiche come il reddito di cittadinanza, la cui riforma è necessaria, del salario minimo che rimane al centro dei progetti del sindacato, insieme a quella dei cosiddetti “Navigator” il cui ruolo non è ancora chiaro.
Al pari di questo, secondo i relatori, è urgente di conseguenza incentivare il mercato dell’offerta di lavoro e trovare una convergenza sul salario minimo, un tema che non può continuare a rimanere soltanto un cavallo di battaglia sindacale ma si deve tramutare in una realtà per tutti i lavoratori. Non è mancato un passaggio anche su campagna vaccinale e Green pass due questioni, che stanno continuando a tenere banco nel dibattito nazionale, sulle quali la Ugl ha espresso la sua posizione sostenendo soprattutto la necessità di convincere i lavoratori indecisi a vaccinarsi, essendo la salute un valore prioritario, e di una immediata correzione di alcune storture prodotte dalla Certificato verde. Infine gli interventi dei relatori, nel corso della serata organizzata dalla Segreteria territoriale della Ugl catanese, che si è svolta nella cornice dello stabilimento balneare “Le palme beach” di Catania, hanno più volte toccato anche il tema dei giovani. Nuove generazioni che la Ugl ha guardato e continua a guardare con grande attenzione, per la soluzione dei tanti problemi che affliggono questo specifico mondo, ma anche per una nuova idea di sindacato che possa coinvolgere ancor di più il contesto giovanile. Questo è il motivo del battesimo di una nuova era sindacale, per cui vale la pena continuare a fare sindacato verso un domani di speranza ed ottimismo.