Ultime da Nanilandia, botti agatini e sorte pallonara: l’ “incontinente” Bucolo “trapassa” le ultime “malecumpasse”


Pubblicato il 17 Agosto 2015

di iena trapanante

E’ ancora Mario Bucolo (nella foto), eclettico imprenditore, fotografo, libero pensatore ma sopratutto “sfascia status quo”, a “forare” il web.

Oggi, sulle ultime da Nanilandia, il tragicomico palcoscenico del Municipio di Catania, così si è espresso:

“concordo con la sospensione dello spettacolo pirotecnico in omaggio a Sant’Agata, ma perche domani la città a Lutto? Tanta misericordia per i 49 clandestini morti ed approdati a Catania (con la nave che ha recuperato le salme) ma cosa c’entra il lutto cittadino? Ricordiamo anche che al cimitero le salme delle altre vittime del mare sono buttate alla rinfusa e che il bravissimo, splendente, stupendo, eccitante prefetto di catania ne spedì alcune, di salme, al reparto di neonatologia dell’ospedale Santo Bambino. Quindi si la città è a lutto ma per l’ipocrisia del sindaco e la superlativa efficacia del prefetto sua eccellenza stupenda e magnifica. Sempre sia lodato il prefetto di catania.”

E ancora:

“ennesima minchiata, Bianco scrive al direttore della Gazetta dello Sport, sul caso catania, ed illo risponde “cazzo mi conti?” ah a hahah a h che figura:”

Ecco la risposta del direttore del quotidiano sportivo:

Conosco il sindaco Enzo Bianco: è un galantuomo che ha a cuore le sorti di una grande e complessa città dove lo sport, specie il calcio, ha una particolare valenza sociale. La sua opinione va rispettata. Mi limito a osservare che la Gazzetta, come i molti media che sono intervenuti nella vicenda del Catania con tonalità più o meno simili, non è nè vuole essere un tribunale. Grazie a Dio non ha il potere di istruire processi o emettere sentenze. E neppure vuole influenzarle. Il nostro mestiere è osservare i fatti e commentarli. Ripeto, in sintesi: una normativa premiale che favorisca i pentiti è un elemento necessario e comune a tutti i codici di giustizia penale. Non è affatto uno scandalo che esista anche nei codici sportivi. La preoccupazione è che l’entità dello sconto non si trasformi, paradossalmente, per i motivi furbi in agguato, in un incentivo a delinquere sapendo che in fondo ce la si cava con poco. Se la pena non risultasse minimamente afflittiva o cozzasse clamorosamente con quelle comminate in altre situazioni e altre città, non si farebbe il bene del Catania e soprattutto del calcio italiano. Tutto qui. Anche noi, come Enzo Bianco, abbiamo fiducia nella giustizia. Confidiamo che la sentenza sarà equilibrata ed equa. E soprattuto ci auguriamo che il glorioso Catania sappia rialzarsi archiviando rapidamente sul campo una bruttissima storia purtroppo esemplare.

Ed ecco cosa aveva scritto il podestà:

Caro Direttore,

nei prossimi giorni la Giustizia sportiva deciderà sulla richiesta di condanna nei confronti di Antonino Pulvirenti e del Calcio Catania per i noti fatti della fine dello scorso campionato.

Il procuratore Palazzi, protagonista da tempo di un’azione efficace di pulizia e trasparenza contro gli illeciti nel mondo del calcio, ha proposto una sanzione pesante ma che tutti i Catanesi hanno accolto con rispetto: la retrocessione della società in Lega Pro e una penalizzazione di cinque punti.

È giusto comprendere come calcare ulteriormente la mano con punizioni più gravi, come alcuni stanno chiedendo di fare in queste ore, comporterebbe il rischio di uccidere il calcio nella nostra città, con conseguenze assai gravi per tutto lo sport locale. Ma soprattutto rappresenterebbe un’inutile umiliazione per tutti gli sportivi e tifosi catanesi che si sono indignati di fronte alle gravi colpe ammesse da Pulvirenti, prendendone le distanze in modo inequivocabile e pretendendo di voltare pagina.

L’ex presidente del Catania subirà pesanti e giuste squalifiche – ha già ricevuto il Daspo per 5 – oltre al processo penale conseguenza dell’inchiesta della magistratura.

Anche grazie alla sollecitazione degli sportivi catanesi, Pulvirenti ha già dato avvio alla cessione della società, annunciando che lascerà il mondo del calcio.

Tutti i Catanesi sono consapevoli che è giusto pagare quando si sbaglia. La Città, però, non può essere ancor di più penalizzata, dopo che l’immagine dei successi sportivi di questi anni sono stati purtroppo macchiati dagli illeciti di poche persone compiuti in questi ultimi mesi.

Si tratta della stessa Catania che ha dato i natali a esempi di sportivi limpidi e cristallini. Solo per citarne alcuni Angelo Arcidiacono, Pietro Anastasi, Angelo D’Arrigo, Andrea Lo Cicero, Carmelo Pittera, Giusi Malato, Giovanni Ricciardi, fino alla splendida schermitrice Rossella Fiamingo, vincitrice della medaglia d’oro mondiale poche settimane fa. Come non citare, infine, l’indimenticabile Candido Cannavò, vostro direttore per tanti anni e indiscusso custode della magia dello sport.

Anche in omaggio a questi straordinari sportivi Catania merita l’occasione per rialzarsi subito.

Ecco perché le invio queste parole. Per chiedere che sia fatta giustizia, ma con equità nei confronti di Catania.

 

Enzo Bianco

Sindaco di Catania.

 

 


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